Niente rivoluzione nel 2021. Ancora non c'è l'ufficialità, ma tutto fa pensare che i nuovi regolamenti che sarebbero dovuti entrare in vigore l'anno prossimo slitteranno di altri dodici mesi. E' quanto emerso da una video conferenza che ha visto protagonisti i vertici di Liberty Media Chase Carey e Ross Brawn, il presidente della Fia Jean Todt ed i team principal delle squadre. La ratifica della decisione pare solo una formalità.
Una scelta logica
Rimandare di un anno è una scelta più che sensata per la Formula 1, sebbene i progetti per il 2021 siano già in fase avanzata di studio. Al momento le squadre hanno tante difficoltà per la criticità sanitaria legata al Coronavirus, e dal momento che sarà un calendario 2020 molto “intasato” (si parla di 18 Gp racchiusi in 180 giorni), sarebbe un problema per tutte le squadre farsi trovare pronte all'alba di un nuovo regolamento. Senza dimenticare le inevitabili ricadute economiche che questo periodo avrà nel medio termine, e di cui già ora si avvertono i primi sintomi.
Come cambiano i progetti 2021
Le nuove regole tecniche dunque entreranno in vigore nel 2022, anno in cui vedremo all'opera le nuove monoposto. Per il 2021 si andrà avanti con le regole tecniche attuali, e vedremo in pista solamente delle evoluzioni delle vetture di questa stagione. Per non incidere ulteriormente sui costi infatti a quanto pare le squadre hanno deciso di imboccare un programma “congelato” di sviluppo per i modelli 2020, che per l'anno prossimo potranno essere rivisti solo in parte, con componenti bloccati quali ad esempio cambio e telaio. Il budget cup, già previsto per l'anno prossimo, entrerà in vigore come stabilito.
Tutti d'accordo dopo la riflessione Ferrari
Sempre secondo le prime notizie, risulta che tutti i team fossero d'accordo nell'accettare questo provvedimento, ad eccezione della Ferrari che inizialmente era più titubante richiedendo una riunione interna prima di dare il suo consenso alla posticipazione delle regole 2021. Per una volta dunque, i team hanno trovato l'unanimità.