Dall’Austria si ripartirà con una variabile in meno, dopo la decisione assunta lo scorso anno dalle squadre e avallata da Pirelli e FIA, di continuare a utilizzare le mescole 2019 in questa stagione. E, visti gli sviluppi regolamentari, anche nel 2021.
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Dal duplice appuntamento del Red Bull Ring si ripartirà con le mescole C2, C3 e C4, selezione preferita per le prime 8 gare del mondiale, con l’eccezione di gara-1 Silverstone e del GP di Spagna, appuntamenti nei quali entreranno in gioco anche le mescole più dure della gamma, le C1.
Effetti collaterali del coronavirus
A meno di due settimane dal ritorno in pista, Pirelli dettaglia anche quella che sarà la ripartizione standardizzata nel numero di treni disponibili per ciascun pilota e nell’arco dell’intero campionato. Il gommista è chiamato a una sfida logistica e produttiva inedita in seguito alla pandemia di coronavirus e la riprogrammazione del calendario, con gare compresse in un ridotto lasso di tempo e la necessità di dover rifornire le squadre con 1.040 pneumatici complessivamente a ogni week end di gara. Pneumatici che, nell’ordinario ciclo vitale, dopo ogni GP vengono distrutti e riciclati per produrne di nuovi.
Allocazione standard
Così, la decisione di omologare la ripartizione: 8 gomme morbide, 3 medie e 2 dure. Il campionato 2020 vedrà questa allocazione standard per tutti i piloti, superando la precedente libertà di scelta su 10 dei 13 treni disponibili per week end.
Tendenzialmente, con la libera ripartizione dei treni di gomme, dopo le sessioni di prove libere un po’ tutte le squadre si ritrovavano lo scorso anno con una naturale convergenza nella disponibilità di mescole, al netto di alcune sfumature. Come anche è emersa generalizzata la preferenza delle mescole più morbide. Spesso, nelle ripartizioni differenziate operate dalle squadre, l’elemento di maggior scostamento era dettato da programmi di simulazione gara al venerdì da effettuare sull’intera gamma di mescole.
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