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Gp Ungheria, analisi Fp2: Vettel al vertice su pista bagnata

© Getty Images

Un venerdì ben poco interessante in quanto ad azione in pista, come sempre del resto quando a farla da padrona è la pioggia. La cronaca però impone di riportare la classifica, ed un mezzo sorriso sulla bocca dei ferraristi, sebbene effimero, può sbocciare: c'è Sebastian Vettel al vertice al termine delle Fp2 del Gp d'Ungheria.

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Hamilton non gira

Una sessione in cui i piloti hanno centellinato la loro presenza in pista, anche per via del numero ridotto di set di gomme da bagnato a disposizione: dato che il rischio di pioggia è alto sia per domani che per domenica, meglio non sprecare i treni di pneumatici a disposizione. Tanti piloti non hanno messo a segno neanche un riferimento cronometrico, come ad esempio Lewis Hamilton. Hanno girato invece le due Ferrari, con Vettel che ha stabilito il miglior tempo in 1'40"464, con le full wet. Bottas si è fermato a due decimi, mentre Leclerc ha chiuso 9° ad oltre tre secondi. Bottas e Verstappen, settimo, hanno girato molto poco trovando con relativa facilità il loro miglior tempo.

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Leclerc lotta con la vettura

Tempi molto poco indicativi (anche perché non conosciamo i carichi di benzina e quindi il tipo di lavoro effettuato oggi) per una sessione che ha impedito alle squadre di svolgere il solito programma del venerdì pomeriggio, con le simulazioni di qualifica e gara. Una sessione inutile per tanti, mentre altri hanno preferito concedersi comunque qualche giro di pista sul tracciato bagnato di Budapest. Tutti in pista con le full wet tranne che nel finale, quando i pochi piloti scesi in pista hanno optato per le intermedie. Per quanto visto dagli onboard, Vettel nonostante qualche inevitabile correzione si è trovato relativamente bene con la vettura sul bagnato, contrariamente a Leclerc che invece ha sofferto molto, tra un anteriore poco preciso ed un retrotreno che a suo dire era fin troppo scivoloso. Tutte indicazioni su cui lavorare in vista di un fine settimana bagnato, considerando anche che probabilmente le due SF1000 avevano assetti diversi per raccogliere dati.