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GP Bahrain, Wolff tra difficoltà Mercedes reali e valori presunti

© Getty Images

Due giorni ancora e parlerà la pista, Sakhir dirà tanto in più sul reale stato di forma della Mercedes all'apertura stagionale. Le difficoltà emerse nel corso dei test sono un fatto del passato, sebbene recentissimo, dieci giorni utili di lavoro per capire come svoltare e presentarsi al GP del Bahrain (leggi gli orari e il programma del week end) con un'altra W12.

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È apparsa critica nel comportamento del retrotreno, da verificare quanto impattato dalle particolari condizioni del vento - peraltro, una criticità comune a tutte le squadre - e quanto da regolazioni ideali ancora da trovare. Della Red Bull hanno osservato la stabilità dell'asse posteriore. Dei run con la W12, Mercedes, ha ammesso di aver girato con molta benzina in più. Serve tirare una prima linea e ordinare i valori, dopo una fase - brevissima - di preparazione invernale in pista mai tanto incerta. 

Difficoltà vere e valori presunti

"Abbiamo trascorso diverso tempo in Bahrain di recente e con fortune alterne. In generale sono state tre giornate di test insidiose, la W12 non è stata stabile, prevedibile o piantata come alcuni dei nostri avversari.

Red Bull è sembrata essere competitiva tanto sui run brevi che lunghi, però si tratta sempre di test. È difficile essere certi delle vere prestazioni", ammonisce Toto Wolff.

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Nel tentativo di spiegare, dall'esterno, le ragioni delle difficoltà mostrate dalla W12 si è guardato al cambiamento regolamentare imposto nella zona del fondo e del diffusore, fattore sul quale Wolff inserisce una variabile ulteriore: "Sebbene queste macchine condividano alcune parti dalle monoposto passate, c'è stato un importante cambiamento regolamentare da interpretare e superare. Abbiamo dovuto cambiare anche il modo in cui lavoriamo, in risposta al tetto ai costi. Come sperimentato in passato, è dai momenti difficili che dobbiamo imparare maggiormente".

Reazione attesa

Ecco, la prima gara dell'anno dovrà confermare che di momento transitorio si è trattato e in fase di miglioramento, anche perché in passato è stata la rapidità di reazione - con pacchetti  di sviluppo già in cantiere e introdotti tra una sessione all'altra dei test, in 7 giorni - a segnalare la forza Mercedes. "L'unica cosa che sappiamo, di certo, è il dover dimostrare la nostra capacità di reazione. Dalla conclusione dei test ci siamo messi al lavoro e iniziato a capire come potevamo tornare in Bahrain più forti, nel giro di pochi giorni.

La forza più grande della squadra è nelle sue persone e nei suoi valori e, dopo un test difficile so che possiamo tornare più forti di prima. Non vedo l'ora di iniziare questa nuova e avvincente stagione, osservando i progressi che riusciremo a fare e come andremo in Bahrain".

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