Una storia diversa
Un mondiale vinto o perso non è mai per una singola corsa, è la somma di tanti eventi che, messi insieme, danno il risultato finale. Ma in un mondiale vinto o perso ci sono gare che contano più di altre, risultati che fanno più rumore, istantanee che restano come momenti chiave. Lungi da noi prevedere l'esito di questa combattutissima stagione, ma di sicuro, a seconda di come finirà, la tappa del Paul Ricard non potrà che essere messa sopra ad altre in quanto a peso specifico. Non sappiamo se Max Verstappen vincerà questo campionato, ma di certo sta facendo di tutto per riuscirci. E sta facendo il massimo anche la Red Bull, in grado di primeggiare in un feudo Mercedes. Non sarà una prova, ma è certamente un indizio: riuscire a mettere in scacco le Frecce d'Argento su una pista del genere significa essere definitivamente pronti per giocarsela presumibilmente fino alla fine. I valori in campo potrebbero rimanere simili perché per quanto tentate dal titolo nessuna delle due squadre può ritardare troppo di concentrarsi in via definitiva sul modello del 2022. L'essere in una lotta così serrata può portare le due squadre a lavorare più del dovuto sugli attuali progetti, ma nessuno vuole farsi trovare impreparato all'inizio di un ciclo tecnico che non si sa nemmeno quanto durerà. Scelte difficili, tra Milton Keynes e Brackley, come difficile sarà portare a casa questo titolo, per entrambe le compagini. La Red Bull può contare su un Max Verstappen in forma strepitosa, come lo è stato in Francia: ha sbagliato anche lui alla partenza, ma poi è stato perfetto. Nel terzo stint ha marciato senza mai togliere il piede dall'acceleratore, prendendosi il terzo successo stagionale e rafforzando una leadership ancora precaria, ma sicuramente significativa: quest'anno la Formula 1, dopo sette anni di dominio, può veramente vivere una storia diversa.
Verstappen: "Premiati dai due pit-stop"