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Hamilton a un passo dal ritiro a Silverstone. Wolff: "Il tango si balla in due, non si sono lasciati un centimetro"

© Pirelli

L'impatto alla Copse è stato un colpo durissimo per Max Verstappen, ben 51G il picco della forza generata nell'impatto della Red Bull contro le barriere, impatto avvenuto "piatto", laterale. Monoposto distrutta - mentre si ragiona in Honda sulla possibilità di salvare la power unit - e uno scenario che, dalle immagini, avrebbe potuto essere ancora peggiore, se il contatto tra l'anteriore sinistra di Hamilton e la posteriore destra di Verstappen, fosse avvenuto pochi centimetri più avanti, con in rischio di un "effetto catapulta" della RB16B da terra. 

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W12 con il cerchio rotto

Le polemiche e le visioni contrapposte tengono banco, ma c'è anche altro da registrare, come i danni riportati dalla Mercedes W12 nell'impatto. Provvidenziale a tal proposito l'esposizione della bandiera rossa, che ha consentito al team di lavorare sulla monoposto. Viceversa, sarebbe stata una rimonta ancor più difficoltosa per Hamilton, costretto a effettuare un pit-stop supplementare per sostituire le gomme.

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"Avevamo un cerchio rotto nel punto in cui c'è stato il contatto con l'anteriore sinistra, si sarebbe risolto in un ritiro se la gara non fosse stata interrotta", le parole di Shovlin. 

Le immagini dal cameracar di Lewis congelano bene il momento in cui la posteriore destra della Red Bull, di fatto, stallona dal cerchio per il contatto ruota-contro-ruota, lasciando il cerchio saldo sul portamozzo.

Oltre al cerchio rotto sulla Mercedes, danni marginali, "sono stati in realtà piccoli: un sensore della temperatura delle gomme rotto e penzolante ma, incredibilmente, è la parte meno importante dell'ala anteriore ed è stata l'unica a rompersi", aggiunge Shovlin. Sensore peraltro riparato dai meccanici, con colla specifica per la fibra di carbonio (resine epossidiche).

Wolff, incidente come un "Tango"

Mercedes che riparte da Silverstone con appena 4 punti di ritardo nel mondiale Costruttori - complice il pessimo week end di Sergio Perez, oltre all'incidente di Verstappen - e Hamilton 8 punti dietro Max. Non è la previsione di Toto Wolff dopo l'Austria - "Andremo a Silverstone, faremo doppietta e con 30" di vantaggio" - ma nell'effetto finale è anche superiore. 

Wolff e la mail inviata a Michael Masi, con lo scambio di battute via radio passato in mondovisione, è stata la primissima posizione Mercedes sull'incidente al primo giro. A fine gara, Toto, ha aggiunto: "Il tango si balla sempre in due... questi due non si  sono lasciati un centimetro e quella è una curva veloce, per questo sono immagini brutte da vedere. 

C'è un regolamento chiaro, qualcosa che è nero o bianco su carta, poi c'è un pilota con una prospettiva diversa dalla macchina, però devi capire esattamente che se sei a metà dell'altra macchina quella è la "tua" curva. Si può dire che quella non è una curva uguale alle altre, però, ripeto: è un incidente che coinvolge due piloti.

Alla fine hanno corso l'uno contro l'altro in modo duro, i commissari hanno inflitto la sanzione di 10", credo che sia stato perché si è trattato di un incidente ad alta velocità, è andata così.

Abbiamo visto durante la gara in quella curva altri sorpassi, Lewis su Charles e credo che si debba lasciare spazio l'uno all'altro, questa è la mia opinione. Tornando al punto della macchina affiancata a metà dell'altra, si tratta di dove hai la tua ruota anteriore,a metà dell'altra macchina: allora è "tua" la traiettoria sulla curva".

Hamilton lotta con una macchina inferiore

Mercedes vincente a Silverstone, aggiornata, ma tutt'altro che in una posizione di superiorità su Red Bull, come decretato dalla Qualifica sprint. L'impressione è che servirà molto ancora per aiutare Hamilton a sfidare Verstappen sulle restanti gare in condizione di parità. Senza una crescita ulteriore, sarà un alzare l'asticella dell'azzardo per sopperire ai limiti della macchina. 

"Questo è un mondiale nel quale iil più grande di tutti i tempi, un 7 volte campione del mondo, che sta lottando con uno strumento forse non buono quanto l'avversario. 

È un gareggiare duro e in questi casi se nessuno dei due cede, finisce con un incidente: la cosa più importante è che Max stia bene".