Lascia la Formula 1 a testa alta, Antonio Giovinazzi. Il GP di Abu Dhabi sarà l'ultimo con Alfa Romeo, nell'immediato futuro ci sarà la Formula E ad attenderlo, poi chissà, compreso un Non escludo il ritorno.
Il week end a Yas Marina si apre con un 1'25"108, miglior prestazione personale del pomeriggio, che gli vale la dodicesima posizione, in un gruppetto di metà schieramento distanziato di pochi centesimi e una manciata di decimi.
Non è Jeddah ma va bene
Non è l'inizio di week end che ha trovato una settimana fa, quando ha corso una delle gare migliori, portando Alfa Romeo in zona punti. Ma c'è una base soddisfacente, dopo due turni di libere: "Sì, è stato un po' più difficile rispetto a Jeddah, dove eravamo partiti molto più forte.
Tutto sommato non è stata una brutta giornata, sono andate meglio le prove libere 2 delle libere 1 e, se riusciremo a fare un altro passo avanti nelle FP3, sarebbe perfetto.
Siamo tutti vicini, io 12°, l'11° posto, il 10°, vedremo cosa riusciremo a fare domani", commenta Antonio.
Kimi sempre leale
L'ultima gara in Formula 1 la correrà rendendo omaggio a Kimi Raikkonen, al passo d'addio di una carriera lunga 21 anni. Correrà con lo stesso disegno del casco che portò Kimi al titolo mondiale del 2007: "Se l'è meritato Kimi, in questi tre anni non ho mai avuto alcun problema con lui, è stato sempre corretto, umile, aperto, sincero.
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Poi, nel 2007 mi ricordo benissimo quella gara, vista con mio padre: quel casco era tra quelli che più mi erano piaciuti, correre con quel disegno è una cosa che avevo pensato di fare da tempo", racconta Giovinazzi.