Tanti piloti, dopo aver appeso il casco al chiodo, si sono riscoperti opinionisti, trovandosi molto a proprio agio davanti ad un microfono. Tra questi Ralf Schumacher, che nella sua nuova veste non si tira indietro aprendosi a considerazioni talvolta anche taglienti.
Binotto: "Niente da cambiare al muretto"
Quante occasioni sprecate
In questo caso nel mirino del tedesco è finito Mattia Binotto. A Sky Germania, lo zio di Mick si è spinto addirittura a mettere Binotto, team principal della Ferrari, addirittura a rischio licenziamento: "Vedo il ruolo di Binotto in pericolo durante la pausa estiva - ha detto l'ex di Williams e Toyota -, troppe cose sono andate male quest'anno, e ci sono stati troppi problemi tecnici. Quando hai una vettura così, in grado di competere per il titolo, e poi butti via tutto, beh, è un qualcosa di molto grave. Non penso vedremo grandi cambiamenti a fine agosto. La Ferrari si sta auto-distruggendo con i pit-stop e le strategie errate. Nell'ultimo venerdì, ad esempio, girare con le gomme medie che sarebbero servite in gara è stata una scelta sbagliatissima, mentre l'ultimo pit-stop di Leclerc è stato qualcosa di incomprensibile. La Ferrari ha regalato altre due posizioni, e non penso che alla Red Bull servano tutti questi aiuti".
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E la Mercedes "aiuta" la Red Bull
Poi c'è la pressione mediatica da gestire: "Battute d'arresto come quelle di Le Castellet e dell'Hungaroring non sono facili da gestire - ha proseguito Ralf -, ma il problema è che ora ci sono quattro settimane in cui non si può fare nulla. In Italia non è facile gestire la pressione mediatica, Leclerc dovrà dimostrare di essere forte e mettersi alle spalle questo periodo difficile. Sarebbe diverso se potesse correre subito nel prossimo fine settimana. Anche la Red Bull dovrà cambiare una power unit, costringendo Max a partire dal fondo, ma se la pista si addice alle caratteristiche della macchina non sarà un problema. In più la Mercedes è cresciuta molto e potrebbe dare fastidio. Non credo che Verstappen possa ritenersi in pericolo finché starà davanti alla Ferrari".