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Williams, anche in Giappone senza il telaio di riserva

© Pirelli

Forse arriverà in tempo per il GP di Cina il terzo telaio in casa Williams. Dopo la decisione di appiedare Sargeant in Australia per concedere ad Albon il telaio e ricostruire la monoposto danneggiata dal pilota thailandese, alla FW46 è mancato il ritmo per provare a lottare per la zona punti.

Obiettivo mancato, nella logica di concedere ad Albon la prosecuzione del week end di gara, per le migliori chance di ottenere un risultato utile al team.

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Williams e i ritardi di produzione del telaio

A Suzuka, prossimo appuntamento in calendario, il rischio di dover prendere scelte difficili si ripresenterà. Il telaio della macchina di Albon è tornato in sede a Grove per essere riparato e verrà schierato nel GP del Giappone. Per il terzo telaio si dovrà attendere fino al GP di Cina.

"Abbiamo una quantità limitata di risorse e, poiché stiamo attraversando una fase con una struttura inefficiente e nella quale al tempo stesso stiamo provando ad apportare dei cambiamenti, questo ha iniziato a causarci dei problemi. Nel caso specifico, il terzo telaio ha iniziato a subire ritardi continui", ha spiegato Vowles. 

"Credo che su un aspetto siamo stati trasparenti e riguardava il fatto che fossimo molto in ritardo con queste macchine. Davvero molto in ritardo. Abbiamo spinto tutto al limite possibile, la conseguenza è stata il non avere un telaio di riserva. Era previsto che arrivasse in questo terzo gran premio ma è stato nuovamente rinviato e la conseguenza è stata il ritardo anche di altri componenti".

Chiedere ai piloti di rischiare meno? Controproducente

Suzuka non è esattamente il circuito sul quale poter correre "di conserva". Una condizione sulla quale Vowles ha aggiunto: "Sono assolutamente convinto che i piloti comprendano come non ci sono rischi che possiamo prenderci in questa fase.

Però, sono piloti e li pago per prendere dei rischi, per spingere al limite assoluto. Se gli chiedessi di non prendere rischi, gli chiederei qualcosa di assolutamente innaturale e per certi aspetti sarebbe probabilmente peggio".

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