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F1 2025, le novità del Regolamento Tecnico: peso, ali flessibili e... aria fresca

© Getty Images

Simile, ma non immutabile. E’ l’estrema sintesi del Regolamento Tecnico della Formula 1 2025. I cambiamenti sono pochi ma mirati, sottili ma non per questo poco importanti. Perché è il dettaglio, che fa la differenza nel Circus: nelle gare come ai box, sulle macchine così come al muretto. E la piccolezza, a volte, nasconde qualcosa di più profondo.

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Test statici e flessione del Drs

Sarà pure un anno di stabilità normativa quello del 2025, tutto proteso a fare da ponte alla rivoluzione del 2026, ma qualcosa cambia nel Regolamento Tecnico 2025 e sotto la superficie c’è qualcosa di più importante di quanto si possa pensare. E’ il caso della flessibilità delle ali, ormai terreno di caccia se non decisivo quantomeno importantissimo in vista del campionato 2025, perché se l’equilibrio di fine 2024 dovesse riproporsi, anche un’ala che flette un millimetro in più o in meno può fare la differenza. Quello dell’aeroelasticità rischiava di essere (e non è ancora detto che non lo sia) terreno di battaglia per le future F1, in un campo da sempre molto al limite nel Circus. Perché c’è la regola e poi lo spirito della regola: era chiaro a tutti che l’alettone posteriore della McLaren, risultato decisivo a Baku, fosse “contro” il regolamento da un punto di vista, diciamo così, “etico”, ma nessuno è stato in grado di dimostrarlo, né i commissari di gara con le loro verifiche tecniche statiche né tantomeno le rivali, Ferrari e Red Bull su tutte. E allora, se nessuno è in grado di dimostrare il contrario, per assurdo, come avviene in tante dimostrazioni matematiche, dovrà essere necessariamente inteso come conforme al regolamento.

E’ stato il paradosso di fine stagione: tutti sapevano che non fosse regolare, ma nessuno è riuscito a dimostrare che non lo fosse (proprio perché superava ogni verifica tecnica da fermo, con l’applicazione statica dei carichi), da qui il via libera da parte della Federazione. McLaren stessa, poi, si è fatta avanti, proponendo il non riutilizzo dell’ala a basso carico (quella incriminata, appunto: perché con le configurazioni da alto carico il cosiddetto “mini-Drs” non si attivava) in cambio di maggior chiarezza. Quest’anno, proprio per evitare situazioni simili, la Federazione ha inasprito le regole, o meglio i controlli: saranno applicati carichi di forza statici superiori e le tolleranze verranno ridotte. A scanso di equivoci, il flap del Drs da ora in poi può essere reputato solo aperto o chiuso (quindi non con un’apertura, seppur minima, come nel caso della MCL38 a Baku) con un tempo di transizione tra questi due stati che deve essere inferiore ai 400 millisecondi

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