Una delle migliori Mercedes dell'anno, quella vista in Canada. Forte in qualifica e in gara, tocca a Russell salire sul podio. Uno dei circuiti sui quali Lewis Hamilton storicamente ha saputo esaltarsi, fa specie trovarlo settimo in qualifica e alle spalle del proprio compagno di squadra in gara.
Lewis fa autocritica feroce su se stesso ma lancia lì anche alcuni "perché" del risultato finale: quarto e scavalcato da Russell per il podio.
Male, malissimo la guida secondo Hamilton
"Non è stata una gara positiva per quanto mi riguarda. Sento che, sotto l'aspetto della guida, sia stata una delle peggiori che abbia mai fatto. A tratti ci sono stati pezzi di buona velocità, però in definitiva è stato un week end davvero scarso", commenta Hamilton a fine gara.
"Dopo la qualifica e avendo corso a lungo dietro alle spalle di Fernando, c'era da aspettarselo: ho perso molto terreno. La cosa positiva è che la macchina sta migliorando. Se mi fossi qualificato come avrei dovuto, avrei lottato per la vittoria. Questo è decisamente frustrante".
Ecco, perché mentre Russell stampava 1'12"000, tempo da pole, Hamilton rimediava 280 millesimi che lo cacciavano in settima posizione?
Mercedes: una questione di termocoperte
Questione di gomme. O meglio, di preparazione delle coperture, che vengono scaldate ai valori prescritti dal regolamento e andrebbero verificate prima dell'installazione in macchina, tanto è cruciale la fase di preparazione della gomma per attivare al meglio lo pneumatico in qualifica.
"Le gomme hanno funzionato per tutto il fine settimana. Quando siamo arrivati in qualifica, a ogni uscita dal box le gomme - per qualche motivo - erano a una temperatura più bassa.
Ogni treno era 2-3 gradi di temperatura al di sotto di quanto avrebbe dovuto e non si sono attivate. È qualcosa che dovremo esaminare, ci sarà stato qualche problema con le termocoperte".
Commenti che, inevitabilmente, prestano il fianco valutazioni più o meno complottistiche circa il supporto che Mercedes continui a offrire al campionissimo inglese.
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