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Perez: "Sono fiducioso i giudici mi hanno capito"

© Getty Images,

Seconda vittoria stagionale e quarta della carriera, nella speranza che i commissari non rovinino tutto. Esulta Sergio Perez, primo sul traguardo del GP di Singapore, una corsa complicatissima da gestire, così come la pressione di Leclerc alle sue spalle.

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Quanta gioia

"Senza dubbio la mia prestazione migliore, - ha detto a caldo il messicano della Red Bull -, ho controllato la gara anche se gestire il surriscaldamento delle gomme era molto complicato. Gli ultimi giri sono stati davvero intensi, non sentivo la fatica in macchina ma l'ho sentita tutta appena sono sceso dalla vettura. Ho spinto ed ho dato tutto per vincere oggi. Investigazione? Non ho idea di cosa sia successo, mi hanno solo detto che ero sotto investigazione, quindi ho solo pensato ad aumentare il vantaggio, speriamo che basti. Titolo? Max potrà vincere in Giappone, come team siamo molto contenti ed io ho avuto una giornata fantastica oggi".

Penalità? Perez non crede

Così, a caldo, dopo aver tagliato il traguardo, ma dopo aver parlato con i giudici ha aggiunto: "Sono abbastanza fiducioso che non ci sia nulla perché c'era un po' di problemi di comunicazione. Penso che nei punti in cui potevo stare al passo con la SC, Bernd era lentissimo, e nei punti in cui non potevo tenerlo al passo, era veloce", ha detto Perez. “Quindi lì ci sono stati errori di comunicazione. Quindi non mi aspetto ulteriori azioni in quanto gli steward. sono stati contenti della mia spiegazione e l'hanno capito".

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