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Audi, progetto Dakar 2022 è stata corsa contro il tempo

© Audi

Quanto conti il fattore affidabilità, in una gara come la Dakar, è risaputo. L'esperienza è cruciale, che sia sul versante degli equipaggi di un team come della tecnologia in gara. Audi correrà con un prototipo a trazione elettrica, un sistema complesso e dotato di due motori di trazione, stessa specifica impiegata nel campionato 2021 di Formula E, alimentati da una batteria a sua volta ricaricata da un motore termico, unità ripresa dall'impegno Audi nel DTM.

Di variabili e complessità tecnica ce ne sono a sufficienza per immaginare un esordio sfidante. Poi, ecco tre equipaggi, due dei quali corrono per vincere, come Peterhansel e Sainz. L'ambizione è altissima, considerata la novità del progetto.

Corsa contro il tempo

Si parte l'1 gennaio con il prologo, da Jeddah, dove il 14 gennaio si chiuderà un'edizione comunque destinata a entrare nella storia, per la novità dell'elettrico con range extender. 

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"La Dakar è la sfida più grande che si possa immaginare per il nostro innovativo sistema di trazione elettrica con batteria ad alto voltaggio e convertitore d'energia a elevata efficienza. Non abbiamo mai, prima d'ora, portato al via di una gara, in Audi Sport, un veicolo così complesso e in così breve tempo", commenta Julius Seebach, direttore generale di Audi Sport.

Accanto al marchio di Ingolstadt ci sarà il supporto operativo di Q Motorsport, specialista in Dakar la struttura di Sven Quandt. 

"Il nostro primo test di durata, in condizioni di gara, è il più lungo ed esigente rally al mondo. Approcciamo la Dakar con grande rispetto e siamo totalmente concentrati sulla sfida", aggiunge Seebach.