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Dakar 2022, Sainz: "Incertezza ma vogliamo essere in lotta"

© Audi

Giornate di verifiche tecniche, operazioni amministrative e shakedown, che porteranno alla prima semitappa di Jeddah, apertura della Dakar 2022, l'1 gennaio con una manciata di chilometri "di qualifica". 

Giornate che precedono il grande via e accompagnate dall'interrogativo sulle ambizioni che, realmente, può nutrire Audi Sport, con un progetto inedito, a trazione elettrica e ricarica mediante motore termico.

Sarà la prima volta in gara per Audi RS Q e-tron, sviluppata in una corsa contro il tempo, ora all'esame della gara più dura.

Le similitudini con il 2015

"C'è incertezza, come sempre quando corri con una nuova macchina e ancora di più se, come questa volta, non hai effettuato nessuna gara di preparazione per capire dove ti trovi", racconta Carlos Sainz, intervistato da Marca.

"Mi ricorda un po' il primo anno con Peugeot, nel quale arrivammo a essere pronti sul filo e senza sapere dove ci saremmo trovati. Quell'anno avevo la sensazione che non saremmo andati molto lontani, oggi non so onestamente dove arriveremo.

Sono ottimista che potremo essere in lotta, è quello che vogliamo, sebbene questo primo anno dovrà essere di apprendistato".

Toyota favorita

I favoriti sono per forza di cose Al Attiyah-Baumel sul nuovo Hilux, evoluzione sostanziale di un progetto tradizionale. Misurare lo schema ibrido-elettrico (la trazione è sì prodotta dai motogeneratori, l'energia per la batteria da un turbo benzina abbinato a un terzo generatore che crea corrente per l'accumulatore) alla sfida delle temperature estreme, delle dune, dei passaggi su pietraie, sarà un banco di prova per l'affidabilità cruciale. E si sa quanto conti l'affidabilità in una Dakar.

Sainz è realista, "non partiamo come favoriti, sarebbe presuntuoso da parte nostra".

Il passo indietro sui regolamenti

Poi, una stoccata alla FIA e ad ACO, su come sono stati definiti i regolamenti, in un dietrofront sulle agevolazioni inizialmente discusse per chi avesse corso la Dakar con un progetto "alternativo" come quello elettrico Audi.

"La complessità del progetto ci rende molto cauti e quando si iniziò a parlare dei regolamenti si diceva che i marchi che avrebbero puntato su questa nuova tecnologia avrebbero avuto un certo vantaggio su potenza, escursione delle sospensioni. Poi abbiamo capito che non avremmo avuto vantaggi: stessa potenza, stessa corsa delle sospensioni e, come previsto, sarà difficile per noi centrare il peso minimo, siamo circa 100 kg sopra".