L'editoriale del Direttore: Roba  da Formula 1 turbo-frigida

L'editoriale del Direttore: Roba  da Formula 1 turbo-frigida

Tre vittorie a zero messe a segno dalla Mercedes, tre schiaffi incassati dalla Ferrari. Un inizio che ha il sapore di 1992 e psinge a moltre considerazioni sulla F1 moderna

Andrea Cordovani

16.04.2019 10:48

Benvenuti nella F.1 turbo-frigida, anestetizzata da tre triplette Mercedes in tre GP, dopo promesse gigantesche di grandi godimenti da parte della Ferrari. Melbourne, Sakhir e adesso Shanghai: il piacere è soltanto delle Frecce d’Argento.

Tutto il resto è noia, non certo gioia per il popolo Rosso costretto a pensare che va beh, vinceremo la prossima. Era da 27 anni che una squadra non realizzava tre doppiette in altrettante gare. Bisogna andare al 1992. L’anno di Nigel Mansell per la prima e unica volta campione del mondo di F.1 e alle sue spalle il compagno di squadra Riccardo Patrese; la stagione meravigliosa della Williams-Renault, autentica schiacciasassi che fece man bassa e con un vantaggio di ben 65 punti firmò la vittoria nel Mondiale Costruttori davanti alla McLaren-Honda… Mercedes 3, Ferrari 0.

Questo dice adesso il Mondiale di F.1 2019 con Lewis Hamilton tornato a mettere i propri oggetti personali nell’attico di una classifica che dà i brividi solo a guardarla con gli occhi di un ferrarista. Come si dice: la speranza è l’ultima a morire, ma almeno per ora ce ne vuole davvero tanta. Restano solo i premi di consolazione, al momento.

E, viste le premesse, non sono sufficienti a colmare quella voglia di rivalsa che cova da anni tra i tifosi del Cavallino. Urgono segnali forti, serve invertire la rotta e ribaltare l’inerzia di un campionato iniziato subito in salita con la Regina che, invece sembra viaggiare in discesa muovendosi sinuosa e imprendibile.

Uno straordinario duello ha, viceversa, caratterizzato l’ePrix di Roma dove la Formula E ha festeggiato il settimo vincitore diverso su 6 gare andate in scena e anche la prima vittoria nella categoria per la Jaguar. Ad imporsi è stato Mitch Evans, determinato e consistente nel togliere a Andrè Lotterer che ha visto ancora una volta rimandato l’appuntamento con la vittoria dopo essere scattato dalla pole. Una corsa, quella nella Capitale, dove è arrivato anche il primo podio della stagione per Stoffel Vandoorne, al culmine di una giornata punteggiata qua e là dalla pioggia in uno scenario che non ha eguali nel mondo…

Dal 20 aprile uscirà in edicola il numero 3 della nostra collana Autosprint Gold Collection: sarà una monografia dedicata ad Ayrton Senna a 25 anni dalla sua scomparsa avvenuta a Imola il 1° maggio 1994. Centotrentadue pagine che sono un atto dovuto al campionissimo brasiliano e pure un ricordo commosso ma anche un appassionante legal thriller nei quali parlano tutti i testimoni oculari e i periti del caso. Un numero che rende giustizia alla battaglia che proprio Autosprint fece in quei giorni che cambiarono per sempre la faccia al mondo della F.1.


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