L'editoriale del direttore: Var in F.1, sogni Lancia e Drago a casa!

L'editoriale del direttore: Var in F.1, sogni Lancia e Drago a casa!

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Andrea Cordovani

01.02.2022 09:55

Carichi sempre più pendenti si agitano sulla testa della Formula Uno. Si continua a indagare. Va avanti l’inchiesta sui veleni sparsi e le polemiche innescate dall’ultimo Gp del Mondiale 2021 ad Abu Dhabi. La Fia prende tempo, dilata ancora i tempi dell’attesa, ma intanto iniziano a emergere i primi dettagli e i primi orientamenti che segnano una chiara linea di de- marcazione tra il passato e il presente, tra la gestione Jean Todt e quella di Mohammed Ben Sulyem. Il voluminoso dossier con i risultati dell’indagine sarà aperto nella F.1 Commission in programma il 14 febbraio, mentre l’eventuale approvazione di cambiamenti regolamentari avverrà nel Consiglio Mondiale che si terrà in Bahrain il 18 marzo alla presenza del presidente Ben Sulayem.

La Mercedes dopo gli eventi di Abu Dhabi aveva dichiarato ufficialmente di pretendere i risultati dell’indagine FIA prima dell’avvio della stagione, che scatterà con i test di Barcellona in pro gramma il prossimo 23 febbraio sul circuito di Montmelò. La sensazione è quella che si stia prendendo ancora del tempo, forse, nel tentativo di placare tensioni ancora forti, di allentare le ultime pressioni.

Nel frattempo, però, un’intervista del segretario generale motosport della Fia, Peter Bayer, rilasciata al giornalista austriaco Gerhard Kuntschick è tornata a mettere sotto ai riflettori la scottante vicenda. Il contenuto di alcune dichiarazioni fatte dal dirigente federale anticipano un deciso cambiamento di indirizzo da parte della Fia rispetto al recente passato.

La gestione Todt è stata caratterizzata da una difesa a tutto campo dei propri delegati. Le parole di Bayer indicano, però, una sterzata da parte della Fia. «Masi – ha detto Bayer – ha fatto un ottimo lavoro in molti modi. Glielo abbiamo detto. Ma c’è la possibilità che ci possa essere un nuovo direttore di gara». Poi ancora: «Stiamo studiando di dividere i vari compiti del direttore di gara, che è anche direttore sportivo, delegato alla sicurezza e alla pista. Troppo. Questi ruoli andranno divisi tra più persone».

Bayer anticipa anche una svolta epocale per la F.1 perché la Fia sta valutando anche la possibilità di istituire una sorta di remote garage a Ginevra che, come la Var nel calcio, assisterà il direttore di gara. «Questo - ha sottolineato Bayer - consentirà al direttore di gara di concentrarsi sul proprio compito senza distrazioni». La Federazione Internazionale, insomma, prepara il nuovo corso e, di conseguenza, lascia ulteriormente sulla graticola Michael Masi, facendogli perdere così altri scampoli di quell’autorevolezza fondamentale per il ruolo che ricopre e già messa in forte discussione nella passata stagione. Si dilata l’attesa per una decisione che, comunque vada, farà discutere...

Sognare non costa niente

A proposito di attese. Ce n’è una che ormai va avanti da tempo. È quella degli appassionati di rivedere una Lancia impegnata nel Mondiale Rally. E così lasciateci sognare, perché la presenza del Ceo di Stellantis Carlos Tavares al volante di una Stratos in livrea Alitalia al Rally di Montecarlo Storico è qualcosa che arriva direttamente al cuore degli appassionati. Il comunicato stampa diramato per annunciare la presenza dell’amministratore delegato definisce questa partecipazione come una “iniziativa personale”, ma vedere una Stratos di nuovo al via del “Monte” con il numero 1 del Gruppo è sicuramente un colpo al cuore per gli appassionati, che fa sognare in grande per il futuro.

Tavares sulla Stratos-Alitalia al Monte Storico, al di là di ogni altra consider zione, accende la speranza a noi romantici delle corse di poter tornare a vedere una Lancia al via del Mondiale Rally.

Un bel tassello mancante per un marchio glorioso. Lancia vanta una carriera nei rally ancora ineguagliata e niente è dato sapere su un possibile ritorno alle corse: l’obiettivo è quello di appro- dare nel mondo premium, iniziando con la nuova Ypsilon nel 2024 e introducendo poi una crossover nel 2026 e l’erede della Delta nel 2028, entrambe a propulsione elettrica. Stellantis ha così delineato una serie di obiettivi per fare crescere Lancia, ma affinché questi vengano raggiunti, la Casa automobilistica torinese deve mettere da parte per un po’ il ritorno alle competizioni.

Per il momento, insomma, non resta che godere del messaggio lanciato e del ricordo. Con Sandro Munari la Stratos in livrea Alitalia ha conquistato tre vittorie consecutive al Rally di Montecarlo e tre campionati del mondo Costruttori.

Dal 1975, prima stagione con la griffe della compagnia di bandiera nazionale fino al 1977 è stato il Drago a monopolizzare la scena sulle strade del rally più famoso del mondo. Ed è un ricordo ancora più dolce da condividere perché nei giorni scorsi, dopo il ricovero in ospedale, Munari è tornato a casa, nell’abbraccio dei suoi familiari e dei tantissimi appassionati in ansia per le sue condizioni di salute. Una bella carezza del destino dentro a una storia clamorosamente emozionante.


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