L'editoriale del Direttore: Norris e McLaren, bellissimo inno alla gioia

L'editoriale del Direttore: Norris e McLaren, bellissimo inno alla gioia©  LAT/Motorsport Images

A Miami Lando Norris vince il suo primo GP condividendo il successo con il team principal Andrea Stella, anche lui al debutto sul gradino più alto del podio. Nel frattempo, Ferrari va a caccia del genio Adrian Newey partente della Red Bull

Andrea Cordovani

07.05.2024 10:56

«Finalmente sono sul gradino più alto». Lando Norris sorride col cerotto sul naso e gli occhi che zampillano gioia per la prima vittoria in F.1. Dopo 110 GP l’inglesino eterno secondo mette le mani su quel successo che inseguiva da quando ha deciso che il suo mestiere sarebbe stato quello del pilota. C’è il marchio della McLaren su Miami. Un inno alla gioia per tutto il Circus.

Nel ruolo di team principal è anche la prima vittoria di Andrea Stella, l’ingegnere umbro tutto sostanza all’interno di un team dove l’ingegno italiano non manca di certo. Una domenica piena zeppa di emozioni nel contesto di un week end che ha messo le ali al team arancio, variabile impazzita dentro a un Mondiale che si accende e regala nuove speranze a tutti quelli che inseguono la Red Bull. Dopo venti gare Max Verstappen perde la sfida in pista e accusa il colpo. C’è luce in fondo al tunnel della monotonia con una corsa che ha regalato emozioni e un esito inaspettato. Un sogno che si avvera per McLaren in netta parabola ascendente con gli aggiornamenti apportati nella trasferta americana.

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Red Bull perde pezzi

La grande Red Bull che tremare il mondo fa inizia a perdere pezzi e anche i GP. Mentre Max Verstappen chiude al secondo posto, esce di scena il genio dei progettisti della F.1. La decisione di Adrian Newey di abbandonare il team Campione del Mondo è un colpo destinato a lasciare il segno in un team sempre più diviso e divisivo. Il week end di Miami si porta in dote un notizia che, sebbene largamente annunciata, è davvero clamorosa: apre nuovi scenari e dà speranza a tutti quelli che inseguono da tempo il geniale ingegnere nato a Colchester il 26 dicembre del 1958, dal 2006 direttore tecnico della Red Bull.

Ora Newey ha solo voglia di un periodo di calma. Racconta: «Al momento ho intenzione di prendermi una piccola pausa e vedere cosa succederà in futuro. La Formula Uno è un’attività totalizzante, la pratico da molto tempo e il 2021 è stato un anno davvero impegnativo, con la lotta per il Titolo con la Mercedes e, allo stesso tempo, tutta la ricerca e lo sviluppo della RB18, che è il padre di questa generazione di auto. Credo che si arrivi a un punto in cui, come diceva Forrest Gump, “Mi sento un po’ stanco”. Non ho bisogno di lavorare per vivere. Lavoro perché mi piace, ed è un buon momento per fare un passo indietro e prendersi una pausa, fare un bilancio della vita e viaggiare. Con Mandy, mia moglie, e i cani probabilmente viaggeremo in un camper o qualcosa del genere attraverso la Francia e godremo la vita, e poi forse a un certo punto potrei trovarmi sotto la doccia e dire: “Bene, questa sarà la prossima avventura”. Al momento non ho un piano».

Il piano Ferrari per il genio Newey

Un piano per arrivare a Newey ce l’ha da tempo la Ferrari. La trattativa con il progettista inglese risale ad alcuni mesi fa. Sul piatto ci sono 26 milioni di dollari a stagione e un ruolo da super-consulente senza obbligo di presenza a Maranello. A spingere per avere Adrian col Cavallino c’è Lewis Hamilton voglioso da tempo di poter lavorare assieme a quel genio fuori dagli schemi. Un visionario che adesso diventa il sogno di mezza F.1 e un obiettivo che la Scuderia proverà fino in fondo a centrare. Per tornare in cima al mondo.


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