L'editoriale del direttore: una Rossa che fa pensare

Un podio per caso dopo ruotate e scintille. Vince George Russell davanti a Oscar Piastri e Carlos Sainz. È una carezza della Divina Provvidenza figlia di un duello acceso e inaspettato. Succede tutto a 7 giri dalla fine di un Gp che ha fatto saltare sul divano e in tribuna, mentre Max Verstappen e Lando Norris si stanno giocando la vittoria al Red Bull Ring. La lotta è davvero appassionante. Poi, il patatrac. Norris sta provando in tutti i modi a sopravanzare il campione del mondo in carica.

Il duello Verstappen - Norris

Lando tenta un’altra manovra ma Verstappen forza una chiusura estrema, causando di fatto l’incidente tra i due. La conseguenza è stata una foratura per il leader del Mondiale e il ritiro per Norris, che oltre al danno ha aggiunto anche la beffa di cinque secondi di penalità causa track limits per una precedente manovra, sempre nello stesso punto, che aveva portato fuori entrambi. E ora siamo qui tutti in attesa di vedere come andrà a finire tra Max e Lando. Nel prossimo week end si corre a Silverstone ed è lo scenario ideale per vedere l’effetto che hanno lasciato le scintille tra l’olandese e l’inglese, che fino a poco prima delle 17 di domenica scorsa si professavano grandi amici. Basteranno le semplici scuse dopo un pomeriggio che segna una netta linea di demarcazione tra due piloti fino all’altro giorno in sorridente convivenza nel Circus della Formula Uno? Tutto può essere ma ci sono anche elevate possibilità che tra i due, inevitabilmente, si sia rotto qualcosa di più di uno pneumatico e qualche pezzo di carrozzeria.

Dice Norris: «Io mi sono comportato bene, ho fatto una bella gara, lui no. Siamo amici ma se non ammetterà di aver sbagliato oggi perderà molta della mia stima. È stato stupido da parte sua fare quelle manovre per impedirmi il sorpasso, tutto in modo irregolare. Sono molto arrabbiato». Replica Verstappen: «Non mi sembra di aver guidato in modo aggressivo e non credo proprio di aver sbagliato. Lui giustamente cercava di superarmi e quindi eventualmente l’aggressività era da parte sua, ma ci sta. Anche a me è capitato varie volte, certo questo episodio è stato imbarazzante e voglio rivederlo, ma sono cose che succedono in corsa».

E così mentre il lato oscuro di Max torna sotto ai riflettori, la sua indole di cattivo perdente quando salta fuori continua a fargli chiudere la vena, dall’altra emerge la rabbia di Lando deluso dal comportamento dell’amico mentre stava per metterselo alle spalle. Difficile che una vicenda come questa possa chiudersi solo con delle scuse. Anzi è molto probabile che inneschi una sfida accesa tra i due con una McLaren che adesso spaventa davvero Red Bull. Nel frattempo Mercedes si gode la vittoria in Austria con la Ferrari tornata sul podio con un Carlos Sainz determinato.

La Ferrari che resta a guardare

Un terzo gradino sul quale la Rossa è salita per grazia ricevuta traendo il massimo da una gara dalla quale è subito uscito di scena nella sfida ai quartieri alti Charles Leclerc. Al di là del risultato la sensazione è che qualcosa all’interno della squadra non gira più nel verso giusto. Non pare più compatta come prima, forse per le tanti voci che continuano a girare sul fronte dei nuovi tecnici in arrivo. E in certi momenti si avverte elettricità. La Ferrari sta perdendo il filo dopo un inizio di mondiale che l’ha vista centrare due belle vittorie in Australia e a Monte Carlo. Le prestazioni del Cavallino nelle ultime tre gare si sono imbizzarrite, la Scuderia è scesa al ruolo di quarta forza. Viene da chiedersi inevitabilmente che cosa stia succedendo a Maranello in questa estate dai continui alti e bassi, non solo cilmatici. Che cosa c’è dietro a questa rotta smarrita all’improvviso da una Rossa che sta appassendo sotto il sole di luglio? Lo scopriremo solo vivendo…

 

 

 

 

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