L'editoriale del Direttore: GP Ungheria, e vissero tutti felici e scontenti

L'editoriale del Direttore: GP Ungheria, e vissero tutti felici e scontenti© Getty Images

Nel giorno del trionfo McLaren, il team di Woking scontenta sia Norris che Piastri. intanto il Mondiale si riapre, Red Bull va in crisi di nervi e Ferrari migliora, ma con tanta strada ancora da fare

Andrea Cordovani

23.07.2024 10:02

E vissero tutti felici e scontenti. Dopo un Gp palpitante, di quelli che fanno balzare in piedi sia in tribuna che sul divano, si contano tanti musi lunghi, sorrisi a metà, recriminazioni. La doppietta devastante che McLaren piazza in Ungheria è una prova di forza eclatante, una superiorità mai messa in discussione dai rivali ma corrosa da mal di pancia diffusi. Nel giorno in cui la squadra inglese sopravanza la Ferrari nel Mondiale Costruttori e si porta a 51 lunghezze da una Red Bull sull’orlo di una crisi di nervi, si fa festa ma sotto-sotto tracima la tensione. La prima vittoria in carriera di Oscar Piastri e la seconda piazza di Lando Norris maturano dentro a un Gp che ha messo a nudo da una parte la forza di una monoposto divenuta la migliore del mazzo e dall’altra una gestione al muretto che presta il fianco alle critiche e genera tensione. La squadra di Woking, con un’improvvida chiamata strategica che ha favorito Norris all’ultimo pit stop, è stata costretta a dare un ordine di scuderia per restituire a Piastri il primo successo in carriera a soli 23 anni. Il team di Stella è tecnicamente il più competitivo, ma mostra alcune smagliature gestionali.

McLaren vincente ma scontenta entrambi i piloti

Il risultato di squadra è stato totale, ma ha lasciato un retrogusto amaro sia in Piastri, che avrebbe voluto festeggiare la sua prima vittoria in Formula Uno in tutt’altro modo, che in Norris. I piloti sono sembrati entrambi contrariati e questo denota soprattutto la mancanza di uno scenario definito prima del via che prevedesse tutte le situazioni. Era scontento Norris, che più che guadagnare otto punti su Verstappen ne ha di fatto persi sette che avrebbe messo da parte in caso di vittoria. Era contento a metà anche Piastri, che senza dubbio si immaginava una prima vittoria diversa e non avvolta da un’aura di polemica e tratti di nervosismo, come testimoniano i giri finali e le dichiarazioni post-gara.

Una doppietta tra le tensioni, condita da numerose comunicazioni radio in un ansioso balletto sulle frequenze di Piastri e Norris, riapre completamente la corsa al Mondiale Costruttori nel giorno in cui Max Verstappen perde la testa e lancia accuse pesanti alla squadra che fino a poche gare fa sembrava ancora imbattibile. Il terzo Gp di fila perso dall’olandese campione del mondo riattizza la polemica dentro a una Red Bull che pare aver perso il bandolo della matassa. Non erano affatto felici domenica scorsa a Budapest e Max non ha fatto niente per nasconderlo, mentre il suo team replicava piccato alle accuse di un pilota che non riesce più a fare la differenza con una monoposto che ora fatica a reggere il passo della McLaren. Se nel Mondiale Costruttori i giochi sono completamente aperti, complice anche un Sergio Perez in evidente difficoltà da mesi, per il titolo Piloti la strada è decisamente in salita in un festival delle occasioni sprecate, dalla McLaren stessa e da Lando Norris. E l’Ungheria è purtroppo lo specchio di questa realtà: anche in un giorno di festa come non si viveva da 12 anni, la scuderia di Woking è riuscita a rendere tutti scontenti.

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Non può essere felice neanche la Ferrari, superata nel Mondiale Costruttori dalla McLaren, mai in lotta per la vittoria e finita ancora una volta giù dal podio. «C’è stato un buon passo avanti in termini di guidabilità della vettura, e ora dobbiamo fare uno step a livello di prestazione per colmare il gap di due- tre decimi che ci separa da McLaren», ha sottolineato Fred Vasseur commentando la prestazione delle Rosse.

Nel prossimo week end si torna in pista a Spa nell’ultimo round prima della pausa estiva dentro a un Mondiale che ora si fa davvero bello e interessante, con la speranza che anche la Ferrari le tenti tutte per rimanere attaccata ai piani alti della classifica.


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