L'editoriale del Direttore: F1 e WEC, doppia caccia Rossa

L'editoriale del Direttore: F1 e WEC, doppia caccia Rossa

Dopo i due trionfi di Monza e Austin, Ferrari punta al bis a Baku e al Fuji per andare a caccia dei titoli costruttori nei due campionati. Intanto Newey sceglie Aston e Vasseur punta su Serra

Andrea Cordovani

10.09.2024 12:22

C'è un'altra domenica campale all’orizzonte per la Ferrari e due sfide cruciali all’interno di un’annata dove è ancora tutto in gioco. Da Baku al Fuji dentro a un meraviglioso intreccio tra F.1 ed endurance in un momento cruciale della stagione. Unica Casa costruttrice del pianeta ad aver vinto due gare valide per il campionato del mondo nello stesso giorno, il Cavallino è reduce da una settimana di passione sull’onda dell’entusiasmo generato dai successi a Monza e a Austin. Ma non c’è stato davvero tempo per adagiarsi sugli allori. In questo fine settimana si torna in pista e nel menù ci sono due sfide ad alta tensione.

Dopo il trionfo con Charles Leclerc a Monza è tornato il sorriso in casa del Cavallino. Capolavoro di strategia, la vittoria rossa nel Tempio della Velocità ha ridato slancio a una stagione che a un certo punto pareva davvero aver svoltato in un vicolo cieco. E invece la SF-24 sta palesando segnali di risveglio. Prima in Olanda, l’altra domenica sul sacro asfalto dell’autodromo, la Rossa ha mostrato di poter giocare ancora le proprie chances. Red Bull 446 punti, McLaren 438; Ferrari 407: questo dice la classifica del Mondiale Costruttori. Tutto può ancora succedere nella corsa al titolo visto che mancano otto round prima della fine. Intanto alla vigilia della trasferta azera Ferrari ha annunciato il nuovo assetto tecnico della squadra di F.1.

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Newey in Aston, Serra DT in Ferrari

Come anticipato da Autosprint a luglio, tramonta l’idea di vedere Adrian Newey a Maranello. Per l’ennesima volta il Genio non riesce a vestirsi di rosso, ma tra qualche giorno lo vedremo in verde, la tenuta Aston Martin, della quale, secondo il Times, diventerà pure azionista. Nuovo direttore tecnico, a Maranello è stato nominato Loic Serra che sarà operativo dal prossimo 1° ottobre. Il francese ex Mercedes fa un doppio salto mortale e dovrà imparare velocemente a ricoprire quel ruolo, visto che non si è mai occupato della progettazione. Serra nasce esperto di gomme e sospensioni poi ha brillato da direttore della performance in Mercedes.

È la scommessa di Fred Vasseur che nutre totale fiducia nel suo connazionale. Non c’è nessun annuncio roboante, magari pure rivoluzionario, tutto come previsto dopo l’uscita di Enrico Cardile. Il nome con le cinque lettere evocato più volte da Vasseur è quello di Serra e assieme a lui quelli di una serie di tecnici italiani sui quali Maranello investe con orgoglio. La Scuderia punta tutto sulla stabilità dopo un po’ di turbolenze e si prepara per le sfide del futuro. Ma prima di guardare troppo avanti vuole ora giocarsela in questo Mondiale da continui saliscendi. La corsa al titolo iridato riservato alle Case è tutt’altro che decisa. Dopo Monza c’è la voglia di provare a prolungare la sbornia, una solenne ubriacatura che d’un colpo ci ha fatto riscoprire la bellezza di un trionfo nel nostro tempio dell’automobilismo.

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Ferrari, nel WEC a caccia del successo "a casa loro"

Il blitz in Texas è una sorta di scimmia tolta dalla spalla della 499P, regina solo a Le Mans. La vittoria della giallona al culmine di una gara zeppa di emozioni e con un finale che ha costretto a soffrire sul divano nella notte italiana, diventa lo spartiacque dentro a una stagione nella quale restano da sparare solo le ultime due cartucce. Nel WEC la Ferrari si gioca molto, se non tutto, in Giappone. In casa dei leader della Toyota. Forse la trasferta più difficile dell’anno e, inutile girarci intorno, quasi decisiva. Serve un’altra impresa con l’aggiunta di giocarsi buona parte delle chances su un circuito dove è tutto apparecchiato per celebrare la vittoria degli idoli di casa. Battere la Toyota al Fuji è il grande sogno che precede la vigilia di una Ferrari chiamata a mettere in pista una prestazione al top per provare a insidiare un rivale in netta parabola ascendente e senza sottovalutare il potenziale di una Porsche gran protagonista nella prima parte della stagione.

Alla vigilia della prova giapponese Ferrari occupa la terza posizione in classifica Costruttori con 128 punti, 19 in meno di Toyota, leader della graduatoria e a 8 lunghezze dalla Porsche seconda. Nella classifica Piloti comandano Estre-Lotterer-Vanthoor inseguiti a 12 punti di distacco da Fuoco- Molina-Nielsen in coabitazione con Kobayashi-De Vries. Ottenere il massimo dalla trasferta del Fuji diventa imperativo categorico della Ferrari che non intende mollare la presa proprio adesso per rimanere agganciata al vertice, prima dell’appuntamento finale in Bahrain che con il suo coefficiente più alto (38 i punti in palio) renderà la corsa ai titoli incerta fino all’ultima curva dell’ultimo giro.


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