A Montreal Michael Schumacher ha disputato la sua corsa più convincente da quando si è rimesso in gioco tornando in Formula 1. In Canada il sette volte campione del mondo è stato superbo e il terzo posto, finito a Webber, ma anche il secondo, gli è stato impedito per quel dispositivo chiamato “Dsr”, cioè l’ala mobile che può usarla solo chi sorpassa e non chi si difende, e che più antisportvo di così non potrebbe essere.
Alla Mercedes pare quindi che abbiamo trovato competitività. Ne è certo Nico Rosberg – che a Montreal è andato così così – e indica il prossimo Gran Premio d’Europa, sul circuito “portuale” di Valencia, l’occasione da cogliere.
“Il tracciato spagnolo – ha detto Rosberg, 27 anni il prossimo 27 giugno, 96 gare di F.1 disputate, nessuna vittoria – è un mix tra una pista e un circuito cittadino. Sono parecchio fiducioso sulle nostre chances. Dopo il Canada sono state alla base del team, in Inghilterra, e visto grande attività. Anche Ross Brawn è fiducioso. Dobbiamo ancora lavorare per avere più ritmo nel finale. Ma sono certo che gli sforzi che stiamo compiendo pagheranno. E aggiungo che guidare a Valencia mi piace parecchio”.