Ancora una volta le
Red Bull hanno svettato, sia con le
Pirelli a mescola hard che con quelle medium: la lista cronometrica della
terza sessione di prove libere ad Austin vede sempre davanti
Vettel e Webber, con il tedesco avanti di 2 decimi quasi esatti. Stavolta dietro c'è però una sola delle Mercedes, quella di
Hamilton, staccato dal vertice di 33 centesimi. In effetti nelle posizioni di immediato rincalzo c'è un certo "mix", con l'ancora positivo
Hulkenberg 4° a mezzo secondo e seguito per un decimo da
Grosjean. Molto vicini fra loro, ma sempre a 8 decimi dal vertice, troviamo
Button, Rosberg e Perez. Oltre a McLaren e Sauber, anche la Williams appare abbastanza competitiva, con
Bottas 9° tempo per un millesimo su
Sutil. Altri soli 15 millesimi e troviamo
Alonso, però fuori dalla top ten con l'11° tempo. Considerando questa posizione assieme alla 17ª di
Massa, crediamo siano giustificate le preoccupazioni dei tifosi ferraristi per le prossime qualifiche, ma forse questo risultato dipende dalle modifiche effettuate per "incontrare" meglio le esigenze della pista più calda (dopo i riscontri di ieri).
Naturalmente anche in questo caso ci sarà da aspettare la prossima sessione, quella appunto valida per lo
schieramento del GP Usa, che prenderà il via
alle ore 19 italiane. Sempre seguita dalla
nostra cronaca diretta a raccontare in tempo reale tutto quello che succede in pista ad Austin. Ricordando che potete trovare
qui tutti i riscontri cronometrici rilevati sul circuito texano.
Partenza
alle ore 16 italiane - quando in Texas sono le 9 di mattina - per la terza e
ultima sessione di prove libere ad Austin, prima delle qualifiche che decideranno lo schieramento di partenza del
GP Usa (in cui
Button scalerà indietro 3 posizioni per la penalità datagli ieri). Ovviamente sempre che non capitino ulteriori problemi come quelli all'elisoccorso del venerdì... Ma di queste eventualità vi informeremo tempestivamente con la
nostra cronaca diretta, in parallelo su web e Twitter.
Queste prove serviranno per la
messa a punto definitiva, dopo le prove accorciate di ieri, verificando il set-up delle monoposto con una pista più gommata, anche se al mattino le
temperature sono sensibilmente più basse di quelle del pomeriggio. Una situazione ambientale che pare fra le principali cause dell'altalenarsi ieri delle
prestazioni Ferrari, ben differenti nei due turni. A tutto questo si aggiunge una certa difficoltà connessa all'utilizzo di pneumatici molto "conservativi" nella
scelta Pirelli, che qui ha portato le due mescole più dure (
medium e hard, con banda bianca e arancione rispettivamente), unitamente ad un asfalto piuttosto liscio, per quanto in migliori condizioni di rugosità e tenuta rispetto all'anno scorso. Questo fa sì che ci voglia un po' per mandare "a regime" le gomme, fatto che potrebbe condizionare un poco le qualifiche. Ma, come sempre, vedremo
cosa accade realmente in pista e se, in questa sessione, continueranno a tenere la prima e seconda file virtuale
le Red Bull e le Mercedes.
Maurizio Voltini