Domenicali: Kimi-Alonso sana rivalità

Domenicali: Kimi-Alonso sana rivalità
Nella 2° parte dell'intervista Domenicali affronta il tema-piloti e non prevede pericoli. Ma il passato dice che...

13.02.2014 ( Aggiornata il 13.02.2014 18:31 )

Due galli in un pollaio? La potenziale rivalità Alonso-Raikkonen non turba i sonni di Domenicali. Nella seconda parte dell'intervista rilasciata al sito di casa, ferrari.com il capo del reparto corse Ferrari, dopo aver parlato dei rischi impliciti nei contenuti tecnici della nuova F1,  affronta il tema della coppia che... può scoppiare. Alonso e Raikkonen, due campioni del mondo nella stessa squadra. Potenziale fonte di attriti imprevedibili. Solo nel 1953 la Ferrari ha avuto due campioni del mondo in squadra: Alberto Ascari e Nino Farina. Ma quella era una F1 (e anche una Ferrari) degli albori, dove tutto era più genuino. A quell'epoca la squadra composta da due piloti titolati portò bene perché il titolo lo vinse di nuovo proprio Ascari, al secondo trionfo consecutivo nel campionato del mondo Piloti F1 (l'ultimo della storia per i piloti italiani). Ma c'è un precedente pericoloso: il 1990, l'anno della disgregante squadra Prost-Mansell (Nigel non era ancora iridato, Prost sì) che finì per implodere affondando anche il direttore sportivo, Cesare Fiorio. Fu l'ultima volta in casa Ferrari in cui due piloti di pari peso, bravura e immagine, si confrontarono e furono scintille. Da allora Ferrari ha sempre affiancato piloti di diverso spessore e carisma. Con la coppia Alonso-Raikkonen si torna a un formazione di valore assoluto. Due iridati. Nessun altro team nel 2014 vanta due campioni del mondo in squadra, Domenicali in questo caso, però, non vede il pericolo: “La nostra è stata una scelta razionale, basata sull’esigenza di avere una coppia di piloti esperti, ed è stata pensata esclusivamente con l’obiettivo di fare il bene della Ferrari. Spero che la pista confermerà che sia stata quella giusta. La loro gestione? Le scelte vanno sempre ben ponderate ma vanno prese per quello che sono: scelte sportive prese per cercare di raggiungere l’obiettivo della squadra, il cui interesse viene sempre prima di tutto. Quando in passato abbiamo preso certe decisioni, lo abbiamo fatto sempre con questo spirito”. Com'è il Raikkonen che torna a Maranello quattro anni dopo (due passati nei rally e due in Lotus)? Domenicali è esplicito: “Ho trovato un Kimi più maturo ed affiatato con la squadra: viene a Maranello quasi ogni settimana per lavorare insieme ai tecnici; conosce il suo valore e sa in che team è tornato e che sfida deve affrontare avendo a fianco un campione del mondo come Alonso, per cui nutre rispetto e con cui deve integrarsi. Fernando è un pilota estremamente intelligente ed è riuscito a stare davanti con qualsiasi vettura abbia corso: ha una capacità d’interpretazione e di visione delle corse straordinarie e credo che potrà avvantaggiarsi del nuovo regolamento che imporrà di gestire in maniera differente certe fasi di gara. Ce lo teniamo ben stretto, anche perché abbiamo deciso di investire su di lui da tanto tempo”.

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