I
test F1 supplementari sulla pista di
Sakhir proseguono - e arrivano alla pausa di metà giornata - con le squadre che fanno le loro prove e sperimentazioni senza troppi proclami e sempre nascondendo le vetture appena possibile. Così fanno più notizia quasi quando non girano o si fermano lungo il tracciato, come successo in mattinata prima a
Vergne e poi a
Magnussen: il primo per un problema tecnico, il secondo per essere uscito di pista.
Ma sono da sottolineare pure le rinunce a proseguire da parte di
Sauber e soprattutto di
Ferrari: infatti
Alonso si è fermato a quota 12 giri e pare non si intenda proseguire a causa dei danni alla scocca patiti nello scorso GP (il telaio è quello con cui
Raikkonen aveva impattato sul cordolo della curva 4) che renderebbero quasi inutile provare, nonostante lo spagnolo detenga comunque il terzo crono della giornata. Problemi all’unità motrice invece per la squadra svizzera.
Quasi inutile evidenziare come anche oggi sia la
Mercedes in cima alla lista dei tempi, con
Hamilton, seguito a oltre 3 secondi da
Vergne e Alonso. I distacchi valgono fino ad un certo punto, perché non siamo certo in qualifica e ogni squadra prova in condizioni differenti (fra carichi di benzina e così via), oltre al fatto che non è detto che tutti prendano il riferimento del giro proprio sul traguardo. In ogni caso abbiamo a seguire a oltre 4 secondi
Perez e a oltre 5 il debuttante
Nasr. Quindi
Bianchi, Van der Garde, Ericsson e Magnussen, mentre
Ricciardo e Grosjean non hanno fatto segnare un crono nonostante i 9 e 7 giri percorsi rispettivamente.
Maurizio Voltini