Concluse le prove supplementari della F1 a Sakhir, con il termine della
seconda giornata di test sulle due previste qui, in cui la
Mercedes si è distinta nuovamente non solo per i riscontri cronometrici, ma anche come giri percorsi: quasi 120 oggi in totale con
Hamilton, numero ottenuto ieri con
Rosberg. Ma ormai tutto questo non fa più notizia, tanto che l’attenzione nel box Mercedes si è spostata piuttosto sulla
presenza di Nicole Scherzinger.
Abbiamo già scritto che in mattinata la
Ferrari ha invece
interrotto le prove dopo 12 giri per i
danni riscontrati alla scocca in mano ad
Alonso (era quella di
Raikkonen al GP) ma al contrario dello spagnolo,
Van der Garde è riuscito a riprendere a girare con la
Sauber, una volta risolti i problemi di power unit, riuscendo così a totalizzare 77 giri rispetto ai 9 del mattino. Invece
Ericsson ne ha raggiunti 66 prima che la sua
Caterham restasse ferma in pista per problemi tecnici al sistema ERS.
Sono riusciti a ottenere dei giri cronometrati nel pomeriggio anche
Grosjean e Ricciardo, seppure con crono tutt’altro che indicativi (e la
Lotus con un numero di giri sempre limitato) se non per un’ultima “sparata” della
Red Bull sul finire. Mentre il riferimento è stata sempre la
Mercedes costantemente a più di 3 secondi dagli altri, fino a quando
Vergne ha montato in ultimo le
Pirelli supersoft riducendo così il gap a 1”4.
Seguono nella lista dei giri veloci:
Magnussen a 2”1,
Perez a 2”4,
Ricciardo e Bianchi a 3”2,
Van der Garde a 3”5,
Alonso a 3”8 (sempre col tempo del mattino),
Ericsson a 5”1,
Nasr a 5”7 e
Grosjean a quasi 10 secondi. Ovviamente sono tutti riferimenti cronometrici che riportiamo soprattutto per completezza di cronaca, e non perché indichino chissà cosa: dopotutto la superiorità attuale della Mercedes è già stata abbondantemente dimostrata in precedenza.
Maurizio Voltini