SILVERSTONE - Il rumore fa ancora rumore. Dopo la “vuvuzuela” collaudata con scarsissimo successo dalla Mercedes nei test di Barcellona, è la volta del “doppio megafono”. Charlie Whiting, il delegato della Fia, ne ha parlato a Silverstone. Sappiamo che viene provato al banco - non andrà in pista - dalla Ferrari a Maranello.
“Non sono un esperto di rumore - dice Whiting - ma mi dicono che il problema del suono così basso viene da come viene oggi utilizzata, in
maniera diversa, l’energia dei gas. Abbiamo voluto uno scarico unico, che raccoglie i due collettori da ogni bancata, sulla base di quello che era
stato fatto negli anni precedenti (cioè sfruttare i gas di scarico per scopi aerodinamici, ndr). Ma se il terminale fosse sdoppiato, potrebbe
fare più rumore. Anche perché si tratterebbe di un “megafono” molto grande a sezione rettangolare”.
Dunque è questo che viene provato in Ferrari: una specie di scatola forata, piazzata sotto l’ala posteriore. Proprio questo, secondo Whiting,
è il problema: “Interferenze con l’aerodinamica, con il funzionamento dell’ala, con quello dell’aletta ‘monkey seat’, che possono creare
problemi. Se hanno un effetto sulla prestazione, il sistema non si può usare”.
L’impressione è che alla Fia non interessi più di tanto il rumore. “Queste monoposto sono silenziose - dice ancora Whiting - Ma è davvero un
problema?”.
Molti appassionati, purtroppo, pensano di sì.
Alberto Antonini