Horner parla di Newey e Vettel

Horner parla di Newey e Vettel
“Non cerchiamo un altro direttore tecnico e Seb sta già recuperando il feeling con la macchina”

12.08.2014 ( Aggiornata il 12.08.2014 13:12 )

Fino a ieri, Adrian Newey e Sebastian Vettel erano le stelle della squadra Red Bull di Formula 1. Quest’anno invece sono forse diventate un po’ opache: il responsabile tecnico per aver dichiarato la sua volontà di alleggerire il suo impegno con la massima Formula; il pilota tedesco perché per ora surclassato dal giovane e sorridente compagno di squadra, Daniel Ricciardo. A mettere un po’ di chiarezza, a fare un punto della situazione attuale per i due personaggi così fondamentali nella sua squadra, ci pensa però Chris Horner. «Non è un segreto che Adrian volesse alleggerire un po’ il suo impegno - spiega Horner - ma non per questo ci metteremo alla ricerca di un nuovo direttore tecnico. Sarà sempre molto coinvolto con le scelte tecniche, nell’aiutarci a scegliere una direzione nel progetto e nello sviluppo. Inoltre abbiamo un gruppo tecnico molto forte», aggiunge riferendosi a Rob Marshall, Dan Fallows e Paul Monaghan, rispettivamente capo designer, responsabile aerodinamico e capo ingegnere (con Fallows che era stato contattato recentemente dalla McLaren). «Questo ci permetterà di far avanzare e valorizzare le persone che lavorano alle spalle di Adrian - prosegue Horner - dando loro maggiori responsabilità. Sapevamo di questa volontà di “rallentare” e ci siamo preparati al meglio, adattandoci alla situazione in un modo per cui se ne avvantaggeranno tutti. Anche lui, che comunque non scomparirà dalla F1 e anzi sarà sempre coinvolto in una certa percentuale». Newey aveva infatti espresso la volontà di potersi dedicare, a partire dal prossimo anno, anche ad altri progetti al di fuori delle monoposto (si è parlato anche del prototipo Porsche del mondiale endurance) forse un po’ stressato dall’impegno richiesto dalla F1. Un discorso simile viene fatto anche per Seb Vettel: «Quando combatti per il titolo per cinque anni, questo ti “usura” un po’ - spiega infatti Horner relativamente al calo di prestazioni del pilota tedesco - ma non è tutto qui. Il modo in cui Seb otteneva quei decimi extra dalla monoposto degli anni scorsi, era del tutto particolare. In più è molto sensibile al comportamento della macchina, soprattutto in frenata, e con i nuovi sistemi (si riferisce in particolare al brake-by-wire, ndr) ha perso il suo feeling di guida. La scarsa guidabilità delle ultime monoposto non gli ha nemmeno permesso di preservare i pneumatici come faceva di solito. E non dimentichiamoci i tanti problemi tecnici che hanno colpito la sua macchina: spesso piccolezze, che però gli hanno tolto continuità e gli hanno fatto perdere tempo nel processo di adattamento al nuovo stile di guida richiesto». Spiegando anche come Vettel guidasse “come una ballerina” per il suo modo di “danzare” fra i pedali di acceleratore e freno, Horner conclude comunque in modo ottimistico: «In ogni caso le ultime gare, specialmente quella in Ungheria, dimostrano come Sebastian stia recuperando il giusto feeling con la macchina». Maurizio Voltini

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi