L’uomo del giorno nel paddock di Spa è stato un pilota che domani non scenderà in pista. Parliamo di Max Verstappen, arrivato sul circuito belga nel pomeriggio calamitando l’attenzione dei media. Con papà Jos sempre a debita distanza (nella foto) il neo-acquisto della Red Bull si è mosso nel paddock con la scioltezza di un veterano, concedendosi senza filtri alla raffica di domande arrivate da una folta schiera di giornalisti e televisioni.
Quando hai appreso che avresti corso in Formula Uno?
«Abbiamo avuto un incontro con la Red Bull in Austria. Devo dire che tutto è stato molto veloce, ed è stato un momento che ovviamente ricorderò per sempre. Mi ha reso anche orgoglioso di poter dare ragione agli sforzi che ha fatto mio padre, che di fatto ha smesso di correre quando io ho iniziato la mia esperienza in karting».
Sei stato inizialmente annunciato come pilota del programma Red Bull Junior e qualche giorno dopo come pilota titolare 2015 delle Toro Rosso. Sono state due trattative differenti?
«In realtà no. Tutto è stato deciso nello stesso momento. Ci siamo parlati per un po’, ma quando sono entrato nel programma Red Bull tutto era già definito».
Oggi hai vissuto il tuo primo giorno in un paddock di Formula Uno. Che impressione hai avuto?
«Ho incontrato i componenti della Toro Rosso, mi sono trovato a mio agio. Mi sembra un bel gruppo, con un clima familiare. Se devo giudicare dalla prima impressione credo che mi troverò molto bene. Poi vedo che si fanno tante interviste».
Sarai il più giovane pilota al via di un Gran Premio nella storia del mondiale di Formula Uno. E’ una pressione in più?
«Non sono spaventato, e ho fiducia nel lavoro di preparazione che farò nei prossimi mesi. Credo che lo step che ho fatto quest’anno, dal karting alla Formula 3, sia stato molto grande, ed i risultati sono stati ottimi. Credo che una volta acquisito il feeling con la monoposto sia meno impegnativo cambiare vettura, anche se si passa da una Formula 3 ad una Formula Uno. Parliamo sempre di due monoposto. Quest’anno invece ho dovuto davvero iniziare da zero».
Hai già avuto modo di provare il simulatore?
«No. Da quando sono diventato un pilota Red Bull sono stato impegnato molto sul fronte Formula 3. Sarà ovviamente uno dei miei prossimi obiettivi, insieme all’intensificazione della preparazione fisica».
E’ stata prevista la tua presenza in qualche sessione FP1 nei prossimi Gran Premi?
«Stiamo valutando questa possibilità, ma non è stato ancora deciso nulla in merito».
Sarai ancora focalizzato sugli obiettivi in Formula 3 che avevi all’inizio della stagione?
«Si, assolutamente. Ho ancora due tappe del campionato Europeo, e poi sarò presente anche al prossimo Gran Premio di Macao a metà novembre».
Roberto Chinchero