Motori F1, Mercedes fa retromarcia

Motori F1, Mercedes fa retromarcia
Passo indietro dei tedeschi sullo scongelamento dei propulsori turbo per il 2015. Ferrari e Red Bull polemizzano con la scelta

13.10.2014 ( Aggiornata il 13.10.2014 18:18 )

Congelati o no? I motori 2015 sono l’argomento che tiene banco nel paddock di Formula Uno, perché di fatto la possibilità (o meno) di poter introdurre sviluppi tecnici a stagione in corso sulla Power Unit 2015, è un punto chiave destinato a condizionare molto il prossimo mondiale. A Sochi si è tenuto l’atteso incontro del gruppo di lavoro che avrebbe dovuto fare un passo avanti su quanto già discusso a Singapore, ovvero valutare la possibilità di modificare la normativa del regolamento tecnico F1 della FIA che prevede il congelamento dei motori durante lo svolgimento del campionato. Invece dall’incontro di Sochi non è emerso alcun progresso, anzi, a voler bene vedere si è trattato di un passo indietro dovuto all’irrigidimento della posizione della Mercedes. Lo “Strategy Group” che comprende i primi sei team del mondiale, più le rappresentanze di FIA e FOM, è stato bloccato dalla Mercedes, che si è espressa a favore della stabilità utilizzando i voti di Williams, Lotus ed ovviamente il team Mercedes. Anche senza la maggioranza, il costruttore tedesco ha così impedito l’unanimità indispensabile per proporre cambiamenti in corsa al regolamento tecnico. «Non abbiamo bisogno di decisioni affrettate in Formula Uno – ha commentato Toto Wolff – ma al contrario è necessaria stabilità. E non lo dico perché oggi noi abbiamo il miglior motore e puntiamo a congelare questa situazione. Abbiamo delle regole, che sono state pensate e scritte da persone che hanno valutato tanti aspetti. Se vogliamo cambiarle, possiamo confrontarci, valutare se hanno senso o meno, e se sono intelligenti. Ma sono regole». Christian Horner ha subito rotto il silenzio dopo il meeting russo, dichiarandosi sorpreso e frustrato dal cambio di rotta della Mercedes, anche se poi ora tutto dovrà passare alla prossima F1 Commission ed eventualmente al Consiglio Mondiale FIA. «Non voglio che passi l’idea che sia semplice cambiare le regole, perché non lo è affatto – ha concluso Wolff - il primo punto è che salirebbero i costi. Noi nel 2015 avremo in tutto otto monoposto al via, e dovremmo garantire gli stessi sviluppi a tutti nello stesso momento allo stesso costo. Non possiamo farlo se abbiamo gli sviluppi consentiti anche durante la stagione. Ovviamente è tutto più semplice per Honda, che ha la sola McLaren, o Ferrari che da due team clienti». Marco Mattiacci resta però fermo sulle sue intenzioni. «Stimo Wolff, è simpatico e vincente - il team principal della Ferrari – ma per me la parola innovazione deve sempre essere associata alla Formula Uno. Non posso dire ai nostri sostenitori che per aggiornare un motore dobbiamo attendere una stagione. Non stiamo chiedendo di cambiare regolamento, rispettiamo i principi, ma tutto è migliorabile. Sono regolamenti in vigore da meno di un anno, e se c’è la possibilità di mantenerne i principi concedendo però a chi è indietro di recuperare, credo sia una strada da perseguire. Abbiamo già delle strutture completamente operative, degli ingegneri al lavoro, ed alcune soluzioni tecniche le abbiamo già disponibili da tempo. Ma non possiamo utilizzarle, e dobbiamo aspettare. Non credo che questo sia in linea con lo spirito della Formula Uno». Roberto Chinchero  

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