F1, Marussia: fine dei giochi

F1, Marussia: fine dei giochi
Sono state già avviate le pratiche di fallimento ed ora i tanti creditori si spartiranno i pochi asset a disposizione. Tra i “danneggiati” anche la Ferrari

07.11.2014 ( Aggiornata il 07.11.2014 15:44 )

Sebbene si sia iscritta al campionato 2014 con il nome di Manor GP, la Marussia ormai è furoi dai giochi. L’amministratore indicato dal tribunale sarebbe ormai arrivato alla conclusione, vista anche l’assenza di possibili compratori, che è assolutamente impraticabile cercare di tenere in piedi un simile business, quando la situazione debitoria supera i 130 milioni di dollari. Già sono state avviate le pratiche di fallimento ed ora i tanti creditori si spartiranno i pochi asset a disposizione. Tra i “danneggiati” anche la Ferrari, la Pirelli e tanti fornitori che ora difficilmente potranno recuperare i loro crediti. Dimostrazione che i picocli team, non pagando i debiti, finiscono poi per alterare l’intero business della F.1. I premi spettanti alla Marussia se avesse partecipato al campionato 2015, dovrebbero essere suddivisi in parti uguali per tutti, ma in questo caso forse si farà una eccezione e la cifra verrà divisia solo tra Lotus, Force India e Sauber. Sul fronte della Catheram invece, gli amministratori indicati dal tribunale trattano ancora per evitare il fallimento. Perchè la situazione debitoria è meno grave della Marussia e perchè, comunque Tony Fernades potrebbe pure decidere di continuare, così come aveva fatto in precedenza. Magari su basi diverse. I soldi per farlo, certo non gli mancano. Cesare Maria Mannucci

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