Rosberg minimizza la forza Mercedes: "Tempi discreti"

Rosberg minimizza la forza Mercedes: "Tempi discreti"
Per Nico il gap tra gomme è inferiore a quanto stimato. Nell’ultima giornata anche un “giallo” sul cambio

23.02.2015 ( Aggiornata il 23.02.2015 14:48 )

«Credo che siamo lì e siamo fiduciosi, pensiamo di avere una buona macchina», firmato Nico Rosberg. Se non fossimo ancora a febbraio e con i riscontri di un gran premio a confermare la competitività della Mercedes, ci sarebbe da catalogare la dichiarazione nel catalogo delle ovvietà. La W06 ha macinato anche domenica chilometri su chilometri, raggiungendo quota 131 passaggi, mettendo in mostra una costanza di rendimento che nessun altro ha saputo esprimere, senza trascurare la stoccata finale di un crono – 1’24”321 – che ha “spaventato” gli osservatori. Perché? Per un delta di prestazione tra gomme medie (usate da Rosberg) e supermorbide (usate da Grosjean) valutato in 1”5-2”. «Non secondo i nostri numeri, non così tanto se guardiamo ai tempi degli altri giorni e cose del genere», dice Rosberg. «Abbiamo seguito il programma, il che è positivo, senza grossi problemi. A un certo punto pensavamo avremmo dovuto smontare il cambio, ma poi sono stati controllati i dati per verificare se c’erano dei problemi: tutto è sembrato a posto e il cambio è rimasto montato, così sono uscito nuovamente». Se la temperatura sull’asfalto è stata tra le migliori della quattro giorni di test, non altrettanto si può dire del vento, sostenuto e variabile, tanto da causare – secondo Garcia Abad, manager di Alonso – l’uscita di pista di Fernando. «Era così ventoso in pista che raramente mi è capitato in passato», conferma Rosberg. «È difficile capire la monoposto perché cambiava di curva in curva e diversamente a seconda da dove arrivava il vento, rendendo i test estremamente difficili». Quanto alla competitività della Mercedes W06, Nico non si sbilancia, mantiene un basso profilo, e minimizza: «Sono riuscito comunque a imparare un po’ di cose, ma dopotutto non è stata una giornata tra le migliori. Abbiamo svolto dei buoni giri sul finire e imparato qualcosa una volta diminuito il vento: ci sono degli aspetti positivi e dei tempi discreti». f.p.

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