Incidente Alonso: raffica di vento la causa

Incidente Alonso: raffica di vento la causa
La McLaren ha comunicato il risultato dell’indagine interna alla squadra. Per il team inglese è stata una raffica di vento molto forte

23.02.2015 ( Aggiornata il 23.02.2015 16:59 )

Riportiamo integralmente il comunicato stampa diffuso qualche minuto fa dalla McLaren. «Fernando Alonso è ancora in ospedale dove sta recuperando la piena forma fisica. Parla tranquillamente con familiari, amici e personale ospedaliero. Al fine di garantire la privacy e la tranquillità necessaria per favorire un recupero sereno, è stato tenuto in ospedale per ulteriori osservazioni, consentendogli di riprendersi dagli effetti del farmaco che è gli è stato somministrato con successo ieri nella fase di sedazione. Ovviamente daremo a Fernando la possibilità di un completo recupero, e valuteremo a tempo debito se sarà in pista nel prossimo test di Barcellona». «Nelle ultime 24 ore abbiamo svolto un'analisi dettagliata dei danni riportati dalla monoposto di Fernando studiando anche i dati telemetrici al fine di comprendere la causa, (o le cause) del suo incidente, arrivando a conclusioni definitive. La sua auto è finita fuori traiettoria (andando larga) alla curva “3”, finendo sull’erba sintetica a bordo pista e di conseguenza perdendo trazione, motivo per cui la vettura è finita contro il muro sul lato destro che delimita il tracciato. I nostri risultati indicano che l'incidente è stato causato da un’improvvisa raffica di vento, che in quella parte della pista ha colpito anche altri piloti (ad esempio Carlos Sainz Jr)». «Possiamo affermare categoricamente che non vi è alcuna prova che indica come possibile causa un guasto meccanico di qualsiasi tipo. Possiamo anche confermare che non è stata assolutamente rilevata alcuna perdita di pressione aerodinamica. Questo indica che la monoposto non ha subito alcuna perdita aerodinamica, nonostante sia stata sottoposta ad un livello significativo di forza “g”. Infine, confermiamo che nessuna scarica elettrica e nessuna anomalia si sono verificate nel sistema ERS della vettura, prima, durante e dopo l'incidente». «Questo ultimo punto smentisce le voci erronee che si sono diffuse secondo le quali Fernando sarebbe stato incosciente a seguito di un guasto elettrico. Questa ipotesi semplicemente non è vera. I nostri dati mostrano chiaramente che Fernando ha schiacciato il pedale del freno fino al momento del primo impatto - cosa che non sarebbe stato possibile se fosse stato privo di sensi». «I nostri dati confermano anche che la vettura di Fernando ha colpito il muro di cemento all'interno del tracciato prima con la ruota anteriore destra e poi con la posteriore. E 'stato un urto laterale significativo, con conseguenti danni al montante anteriore e al semiasse. Dopo l'impatto iniziale, l'auto è scivolata lungo il muro per circa 15 secondi prima di fermarsi. Auguriamo a Fernando una pronta guarigione». Roberto Chinchero

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