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Alonso e quella McLaren di Senna...

Rivela di aver rischiato un testacoda quando l'ha provata a Barcellona
Alonso e quella McLaren di Senna...

7 mag 2015

da Barcellona (Spagna): Alberto Sabbatini Occhiali neri calzati e sguardo serio e corrucciato. Fernando Alonso ha partecipato all'intera conferenza stampa del giovedi con questa tenuta. Ufficialmente – dice lui – perché ha avuto un'infiammazione lieve agli occhi (effetto dell sole di Dubai dove vive?) e i medici per un paio di giorni gli hanno consigliato di coprire gli occhi davanti alla luce artificiale.
L'unico momento in cui Alonso ha sorriso di gusto è stato quando ha raccontato l'esperienza di aver guidato per un test la leggendaria McLaren Mp4/4 del 1988 di Senna. Una prova compiuta proprio qui, a Barcellona, lo scorso inverno a beneficio della Honda e degli sponsor. Si trattava dell'ultima monoposto F1 a motore turbo di fine Anni '80, motore che venne abolito dal 1989 per tornare solo nel 2014.
  “Una monoposto leggendaria – racconta Alonso con il sorriso dei bei tempi – molto diversa da quelle di adesso. È la macchina che ha vinto il mondiale del 1988 e dominato la stagione vincendo quasi tutte le gare con Senna e Prost. È stata un'esperienza formidabile! Ma era una macchina molto difficile da guidare perché era una F1 di quelle di una volta, senza servosterzo quindi dura da far voltare, con i tre pedali (una volta c'era la frizione e quindi bisognava frenare col destro mentre ora si frena col piede sinistro, ndr) e cambio manuale a leva. Tutta un'altra cosa. E un motore dalla coppia vigorosa e improvvisa”. Che gli ha creato anche qualche problema, che Fernando racconta con divertimento. “Quando sono uscito da box la prima volta, nel giro di riscaldamento, ho accelerato e non c'era potenza. Allora ho schiacciato ancor di più il gas e... niente, non arrivava potenza al motore! Così ho schiacciato a fondo e i cavalli sono arrivati tutti insieme perché quel motore aveva la coppia molto in alto rispetto alle F1 di oggi che sono più elastiche: le ruote hanno patinato di brutto e quasi mi giravo. Ho avuto un brivido. E comunque poi non ho più tirato oltre metà del potenziale dell'auto. Non si sa mai. Era un film day a beneficio degli sponsor, non volevo rischiare di fare danni”.  

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