Raikkonen, la monetina e la termocoperta

Raikkonen, la monetina e la termocoperta
Chiariti i problemi gomma di Raikkonen, oltre alle scelte (volute e non imposte) in fatto di aerodinamica e nelle qualifiche

09.05.2015 ( Aggiornata il 09.05.2015 18:06 )

da Barcellona (Spagna): Alberto Sabbatini C'è un doppio mistero attorno alla deludente prestazione di Raikkonen in qualifica che ha fruttato soltanto il settimo tempo al finlandese. Quello della termocoperta difettosa che ha rovinato una gomma e quello della monetina che avrebbe condizionato la scelta aerodinamica. Ma cerchiamo di spiegare con ordine. Kimi ha platealmente sbagliato l'ultimo tentativo nella Q3 con l'unico treno di gomme medie nuove che aveva a disposizione per l'assalto alla seconda fila. Come al solito, rispetto a Vettel, Raikkonen, aveva usato il primo treno di gomme più morbide già in Q1 mentre le Mercedes e Vettel si erano qualificati con le dure. Poi, dopo un buon tempo in Q2 di 1'26”016, Kimi sperava di scendere in Q3 attorno a 1'25” per ottenere la seconda fila che era il massimo per la Ferrari di oggi. Come ha fatto Vettel che ha centrato l'obiettivo in 1'25”458. Invece nel giro decisivo Raikkonen è apparso subito lento: nel primo intermedio aveva perso già quasi mezzo secondo. E alla fine non è andato oltre 1'26”414, addirittura il settimo tempo, staccato di 1”8 dalla pole e di un secondo netto dal compagno. E surclassato pure da Bottas, Sainz e Verstappen. Cos'era successo? Lui ha spiegato così: «C’era poco grip ed è venuto fuori un cattivo giro. In Q2 ero andato abbastanza bene, in Q3 è venuto fuori un brutto giro. Non ho capito bene cosa sia successo, mi dicono c'entrasse una termocoperta difettosa». Purtroppo è esattamente così. Una delle termocoperte, o dei dispositivi elettrici che le alimentano per mantenere le gomme attorno agli 80 gradi prima di montarle sulle auto, è andata in tilt e ha bruciato una gomma posteriore sinistra. Non "bruciata" per modo di dire: è andata letteralmente a fuoco! Un guasto più unico che raro, imputabile solo alla sfortuna. Raikkonen si è trovato così con un solo set disponibile in Q3, quello "extra". Così ha prima montato il set usato in Q1 e solo al secondo ingresso quello nuovo; ma un po' per nervosismo un po' perché la pista è peggiorata sul finire, il suo giro ne ha risentito fin dalle primissime curve condannandolo alla quarta fila. In ogni caso il set compromesso sarà di nuovo disponibile per la gara, in quanto la Pirelli reintegrerà il pneumatico danneggiato con uno nuovo. Ma l'episodio più chiacchierato nel sabato che l'ha coinvolto è quello della monetina. Sabato prima delle qualifiche si era sparsa la voce che la Ferrari avesse tirato a sorte, addirittura con una monetina, quale pilota dovesse usare il package aerodinamico nuovo e chi quello vecchio. La voce è stata riferita anche da Sky Sport F1 HD in diretta tv. Teoria suggestiva. Peccato non fosse vero. Nessuno ha imposto a Kimi di scegliere l'aerodinamica vecchia invece della nuova. Kimi in conferenza nel dopo prove ha ammesso: «Ho scelto io di usare sabato l'aerodinamica vecchia assieme al team perché non ero sicuro della prestazione del package nuovo dopo le prove di venerdì. Sapevo che avrei corso un rischio. Poi dopo le libere 3 di sabato mattina ho confermato la scelta perché quando scegli una strada tecnica non puoi tornare indietro, ci sarebbe stato un sacco di lavoro da fare». Così cade la tesi coreografica ma fasulla del sorteggio con la monetina che il team avrebbe fatto per imporre a uno dei due piloti la vecchia configurazione. Perché mai poi fare qualcosa del genere visto che c'erano pezzi nuovi per entrambi? Un sorteggio si fa solo quando c’è un unico pezzo nuovo e entrambi lo vogliono, ma in questo caso c'erano due pacchetti aerodinamici nuovi per entrambi e ognuno liberamente ha preferito quale usare. Diciamo che alla Ferrari faceva comodo che ciascuno scegliesse un assetto diverso per potere avere un confronto. E Kimi, che fin dal venerdì non era convinto delle novità perché la macchina con l'assetto nuovo scivolava da tutte le parti, dopo averci ragionato insieme alla squadra, ha optato per la vecchia configurazione (pance, fondo, estrattore) tenendo soltanto l'ala nuova. Purtroppo l'azzardo non è servito. E per via del problema alla gomma di Kimi del Q3 definitivo (oltre a quello delle batterie in FP3) non c'è nemmeno un riscontro vero tra le due configurazioni aerodinamiche. Rimane solo quel tempo della Q2, con Kimi più veloce di un decimo di Vettel. Ma non è abbastanza per avere una conferma definitiva sulla bontà o meno dell'aerodinamica. L'unica cosa certa è che la Mercedes in Spagna ha otto decimi al giro di vantaggio in assetto da qualifica.

La fotogallery della F1 in Spagna


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