«Monaco è uno di quei circuiti che sono l’essenza del Mondiale di Formula Uno. Anche se su questo tracciato è quasi impossibile sorpassare, resta una delle piste e degli eventi più emozionanti del calendario di Formula 1». Fernando Alonso conosce meglio di chiunque altro la situazione tecnica della McLaren-Honda, e sa che un tracciato atipico come quello monegasco può essere il jolly da giocare per consentire alla sua squadra la conquista dei primi punti del Mondiale 2015.
«Penso che abbiamo la possibilità di puntare alla top-10 – ha confermato Alonso – già in Spagna le simulazioni che avevamo prima del via ci davano in nona posizione, e speravo di poter conquistare i primi punti. Poi è andata male, ma Monaco è un'altra chance. Come circuito e come luogo, il Principato è molto particolare. Ci sono tre aree fondamentali per ottenere un buon risultato in questo Gran Premio: le qualifiche, la concentrazione, e la strategia. Sabato è fondamentale al fine di incrementare le possibilità di una buona gara, quindi questo sarà il nostro primo obiettivo, e sono fiducioso che progrediremo ancora sul fronte della performance in qualifica»
«In gara l’aspetto più importante è la concentrazione. Le strade sono così strette e tortuose che non vi è alcun margine di errore, e se si riesce ad ottimizzare la strategia, ci sono buone possibilità di guadagnare posizioni nell’ultimo terzo di gara. La mia corsa di casa a Barcellona è stata frustrante per l'intero team ma il nostro spirito combattivo è ancora intatto. Sono fiducioso sulla possibilità che la nostra monoposto si comporterà meglio che a Barcellona, e credo che saremo sempre vicini alla zona punti. Monaco è una anche una difficile sfida mentale, ma è proprio questo aspetto che rende ancora più gratificante completare un giro perfetto. Mi è sempre piaciuto correre su questo tracciato, e per due volte (nel 2006 con la Renault e l'anno dopo con la McLaren) sono riuscito a vincere. Un trionfo sul Principato è un'esperienza indimenticabile, perché è un circuito veramente spietato, e sai che al minimo errore pagherai il massimo prezzo».
Roberto Chinchero