GP Canada: Ricciardo soffre, Kvyat fa il possibile

GP Canada: Ricciardo soffre, Kvyat fa il possibile
In Red Bull le prestazioni assolute sono state modeste, Daniil però è il miglior motorizzato Renault all’arrivo

08.06.2015 ( Aggiornata il 08.06.2015 13:46 )

Come interpretare il risultato Red Bull in Canada? C’è ben poco di che sorridere guardando la classifica, con un magro nono posto per Kvyat e un Ricciardo addirittura 13mo. Certo, che Montreal sarebbe stato un banco di prova ostico per le RB11 era prevedibile e in vista dell’Austria si prospetta un quadro simile, tanto più ricordando le difficoltà emerse nel 2014. Con queste premesse, la seconda gara di fila di Daniil Kvyat davanti al compagno di scuderia è un’iniezione di fiducia per il russo e in qualche modo una risposta ai detrattori. «E’ stata una gara dura, perché i motorizzati Mercedes avevano un chiaro vantaggio su di noi, ma siamo riusciti a gestirci e tenerne due dietro, il massimo che potessimo fare. Due punti è il miglior risultato che potessimo ottenere. Il team ha fatto un buon lavoro, ovviamente dobbiamo migliorare in molte aree, inclusa la power unit», commenta Kvyat a fine gara. Andrebbe aggiunto anche un particolare non trascurabile: delle due monoposto con motore Mercedes finite alle sue spalle, una, la Lotus di Grosjean, si è praticamente autoeliminata con la manovra su Stevens, gettando alle ortiche ben altra posizione. Parla di settori nei quali migliorare, c’è il motore Renault ovviamente sul banco degli imputati, ma attenzioni specifiche andranno riservate anche sull’impianto frenante, la cui gestione in gara non è stata facile per Daniil, avvisato dal box del surriscaldamento delle pinze posteriori. C’è poi un Ricciardo opaco, impalpabile per l’intero week end, consapevole di non essersi espresso come avrebbe dovuto e con interrogativi sul telaio della RB11. «E’ stato battuto in qualifica dal compagno e le sue aspettative qui erano particolarmente elevate dopo la gara dell’anno scorso. Stiamo progredendo con il telaio, abbiamo introdotto sviluppi e migliorie dalla Malesia a ogni gran premio e ne arriveranno altri», dichiara Christian Horner. Scendendo nei dettagli della gara di Daniel, aggiunge: «Ha detto di essersi sentito un po’ come nel 2013, quando ebbe difficoltà rispetto a Jean-Eric Vergne: semplicemente non è stato in grado di trovare un assetto che funzionasse per lui. Abbiamo aumentato il carico sulla sua macchina per aiutarlo, gli avrebbe dovuto dare un comportamento migliore alle basse velocità, ma per qualche motivo ha rovinato maggiormente le gomme e le ha usurate in maniera diversa da Kvyat, che ha fatto un lavoro super, ha mantenuto la forma di Monaco, tirando fuori tutto quel che c’era nella macchina». Insomma, un week end da dimenticare per l’australiano, chiamato a riscattarsi al più presto. Fabiano Polimeni

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