F1, chi rema contro Vettel e la Ferrari?

F1, chi rema contro Vettel e la Ferrari?
Anche in Canada parte della stampa britannica ha attaccato il ferrarista. C'è sotto la manovra di un altro team?

08.06.2015 ( Aggiornata il 08.06.2015 19:17 )

C’è un partito anti-Vettel e anti-Ferrari nel mondo anglosassone? Il sospetto è forte visto che per la seconda volta in un Gp da parte della stampa inglese è girata voce di una penalità extra di 5” a Vettel in gara che poi in effetti non è mai stata comminata al tedesco. La penalizzazione riguarderebbe un abbuono extra di 5” che Vettel avrebbe dovuto scontare durante uno dei pit stop in coorsa. Ma sembra più il frutto di una campagna anti-Ferrari che qualcosa di reale. Fatto sta che pochi minuti prima del via il solito entourage inglese anti-Ferrari ha messo in giro la voce che il ferrarista avrebbe dovuto scontare 5” secondi di penalità ai box durante uno dei pit stop perché la retrocessione in griglia per non aver osservato la bandiera rossa in prova non era stata “completa”. Vettel infatti era scalato dal 16° (poi diventato 15°) posto della qualifica al 18° e non al ventesimo perché prima di lui Button e Verstappen hanno subito penalità più vistose e raccolte precedentemente. La logica del regolamento in F1 è che uno non arretra più di tanto se altri rispetto a lui hanno penalità precedenti e più gravi da scontare. E in quel caso il 19° e 20° posto spettavano a Button e Verstappen penalizzati più di Vettel. A volte però se la retrocessione è incompleta i commissari decidono di compensarla con una penalità a tempo di pochi secondi da scontare in gara. È quello che è stato deciso per Button, per esempio, cui era stato comminato un drive through aggiuntivo che Jenson ha scontato al primo giro di corsa. Ora i maliziosi inglesi andavano dicendo che a Vettel erano stati attribuiti 5” extra di penalità. Sono gli stessi “destabilizzatori” che in un Gp Bahrain sostenevano che Vettel sarebbe stato penalizzato in gara perché durante una piccola collisione in prove libere alla prima curva, la tv aveva mostrato che aveva una ruota lenta frutto secondo loro di un “unsafe release” dai box da parte dei meccanici. E che Charlie Whiting sava indagando sulla cosa. Invece non era vero niente e Whitiing cadeva dalle nuvole. In quel caso la Fia non aveva deciso alcun provvedimento proprio perché il fatto non sussisteva e anche nel caso di Montreal non ha mai comunicato una penalità extra per il ferrarista. Né gli è stata aggiunta al tempo di gara (in ogni caso sempre quinto sarebbe finito perché ha concluso con 6”5 di vantaggio su Massa). Però evidentemente c’è qualcuno cui piace far girare storie di irregolarità sul fronte Ferrari forse per innescare nervosismo nel team. E la provenienza di queste voci è sempre di stampa inglese. Forse aizzata da qualche team straniero... Alberto Sabbatini

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