F1, Massa punta la Ferrari

E’ una Williams che può mettere pressione alla Ferrari, quella vista in Canada? Difficile crederlo, perché basta leggere il passo gara tenuto da Vettel e quello di Massa per rilevare quanto la SF15-T più in palla domenica fosse quella del tedesco, agevolmente davanti al brasiliano a fine gara. Eppure Massa è fiducioso, non solo per gli aggiornamenti che arriveranno in Austria, annunciati dal pilota nel dopogara di Montreal, ma anche perché: «Guardando all’aggiornamento che hanno portato sul motore e la differenza rimasta ancora simile a prima, penso possiamo lottare con la Ferrari», riporta Crash.net. Si attende anche una spinta in più dalla power unit Mercedes: «Non so quando porteranno aggiornamenti al motore, ma quando lo faranno forse saremo ancor più forti su quel fronte. Le cose stanno andando per il verso giusto e in Austria sarà il momento buono per mettere pressione sulla Ferrari». Lo scorso anno a Spielberg fu prima fila tutta Williams, Massa davanti a Bottas, salvo poi retrocedere in gara di fronte al predominio Mercedes. Prospettive interessanti si aprono anche sul Gran Premio d’Inghilterra che seguirà, con l’augurio per il team di Grove di replicare l’estate perfetta del 2014, quando Bottas inanellò una serie di risultati positivi e costantemente a podio. «Sono convinto che abbiamo un motore molto, molto forte e non abbiamo perso nulla. Non so quanto il loro aggiornamento gli abbia dato, hanno progredito in questa gara ma noi restiamo in un buono stato di forma. Abbiamo fatto solo un po’ di fuel saving ma siamo stati veloci: fa parte del gioco e Montreal è una delle piste peggiori», aggiunge Massa. Due gare da sfruttare al massimo, prima di tornare su un tracciato che, vista la debacle di Montecarlo, oggi si annuncia molto problematico: l’Hungaroring. «Spero avremo meno problemi lì, di certo non come Monaco. Alcuni aggiornamenti dovrebbero aiutarci su quella pista, aspettiamo e vedremo, penso si tratterà forse del più grande pacchetto di aggiornamenti che avremo in tutto l’anno». Fabiano Polimeni

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