F1, Arrivabene e il compito di Raikkonen

F1, Arrivabene e il compito di Raikkonen
Il team principal della Rossa parla delle attese su Kimi, del mondiale Costruttori e delle attenzioni per promuovere la F1

12.06.2015 ( Aggiornata il 12.06.2015 14:15 )

Più attenzione agli aspetti commerciali, l’obiettivo importante del mondiale Costruttori, il clima in Ferrari e il rapporto con Kimi Raikkonen. Sono alcuni dei punti toccati da Maurizio Arrivabene, in un’intervista rilasciata al sito ufficiale della Formula 1. Sul banco c’è il tema di quale ruolo debbano avere i team nella definizione delle regole, secondo alcuni da imporre dall’alto. In questo contesto, secondo il team principal della Ferrari, si dovrebbero rivedere dei dettagli, a cominciare dall’attenzione riservata all’interesse che il prodotto Formula 1 è in grado di generare nel pubblico. Sono di questi giorni le parole di Vettel, per il quale è troppo complessa la categoria per com’è oggi affinché possa essere comprensibile. «Se prendiamo altri sport, ad esempio la NFL, la NHL, la NBA, ovviamente hanno delle norme e determinati regolamenti, ma sono concentrati prevalentemente sull’aspetto commerciale dello sport, noi siamo un po’ troppo spostati su un versante: in futuro dovremo trovare il giusto equilibrio tra il puro interesse commerciale della Formula 1 e i regolamenti tecnici». A tal proposito, non si sottrae dal dare una sua visione personale, che è quella di chi vuole aprire lo sport al pubblico e lavorare non solo sui particolari tecnici. Peraltro quelli meno comprensibili e veicolabili al grande pubblico. Messo da parte il Circus nel suo complesso, racconta un po’ di Ferrari e quali sono stati i motivi di un progressivo calo di competitività nelle ultime stagioni, qual è stato l’elemento cruciale a mancare. «Lo spirito di squadra! La prima volta che sono arrivato ho visto un team piuttosto diviso, gran parte dei ragazzi erano sulla difensiva e ho pensato: non è il team che conosco. Il primo compito è stato quello di rimetterli insieme». Un team ricostruito e che potrebbe continuare nel segno della stabilità sul fronte dei piloti. La riconferma di Raikkonen? Se i risultati arriveranno, ci sarà. Ma quali devono essere questi risultati? «Una buona performance, contribuire a portare punti al team. Lavoro per una squadra dalla forte tradizione, dettata da Enzo Ferrari. Per Ferrari il mondiale Costruttori aveva sempre un valore superiore al titolo piloti. Per noi, il mondiale Costruttori è molto importante e per vincerlo hai bisogno dei risultati di entrambi i piloti. Ho parlato con Kimi in maniera chiara e lo sa molto bene: più punti porterà, maggiori saranno le possibilità di rimanere!». Le alternative eventuali non sarebbero un problema, piuttosto «il punto è lavorare con il pilota che abbiamo e assicurarci stia fornendo le migliori prestazioni. Sono concentrato sui nostri due ragazzi e so bene che, se servisse, avremmo un pilota pronto a saltare su una Ferrari in qualsiasi istante». Fabiano Polimeni

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