Al contrario di quelle di Rosberg,
le previsioni (o speranze?) del sabato di
Sebastian Vettel non si sono avverate: la
Ferrari non è parsa più competitiva rispetto alle qualifiche, ovviamente nei confronti della
Mercedes. Che anzi in gara ha mostrato una forma superiore a quanto si aspettasse pure il team tedesco, pare. Tuttavia
Vettel sembrava avviato abbastanza tranquillamente verso il
terzo posto finale, prima di uno scellerato pit-stop in cui ha perso almeno una dozzina di secondi per via del
dado della ruota posteriore destra che non ne voleva sapere di avvitarsi a dovere. Poi
Vettel ha dimostrato che la
Ferrari era comunque più veloce della
Williams (sul giro) raggiungendo
Massa a una ventina di giri alla fine. Purtroppo anche stavolta la monoposto di Grove si è dimostrata una spina nel fianco per quella di Maranello, e nonostante Sebastian abbia insidiato costantemente Felipe, il brasiliano non ha commesso errori più gravi di qualche sbavatura (comprensibile per come entrambi i piloti stavano tirando al limite). Così a
Vettel il sorpasso non è riuscito e si è dovuto accontentare di arrivare in scia a
Massa per 6 decimi, sufficienti per qualcuno a parlare di "sconfitta". Che indubbiamente c'è nel risultato, ma non nelle prestazioni.
Comprensibile che il primo commento di
Vettel sia riferito proprio all'episodio del pit-stop, unico "errore" commesso nel GP da pilota e/o squadra:
«È umano, può accadere: durante la sosta ho visto nel retrovisore che la ruota posteriore destra ha avuto un problema. A volte va così, in generale i nostri ragazzi sono i più veloci della pitlane: so che i meccanici di quella ruota non saranno felici stasera, ma può accadere: anch’io posso sbagliare una curva e perdere la macchina. Sono le gare. Certo sono amareggiato, perché oggi volevo andare sul podio. Cosa salvare di questo Gp? La gara è bella, circuito e ambiente fantastico, avevamo un’ottimo passo gara e siccome il giro è piccolo, è dura e crea distacchi. Per me eravamo più vicini anche se la classifica non lo dice. Ma è stata una sorpresa vedere anche al primo stint quanto fossero veloci le Williams. Non ce l’aspettavamo, si vede che questo nuovo loro motore ha più potenza. Sappiamo cosa fare ma ci serve tempo. Ricordate però da dove venivamo e dove siamo ora, che se siamo quarti siamo delusi».