GP Silverstone, Kimi e i conti in sospeso

GP Silverstone, Kimi e i conti in sospeso
Dopo l’incidente nel 2014, Raikkonen punta a riprendere la striscia positiva di risultati degli anni scorsi

30.06.2015 ( Aggiornata il 30.06.2015 12:40 )

Ha un po’ di “conti in sospeso”, Kimi Raikkonen. Deve scrollarsi di dosso un risultato insufficiente a Zeltweg, fuori gioco dopo un paio di curve e autore di una qualifica sbagliata nel timing e nell’esito finale, ma deve anche cancellare il botto di Silverstone 2014, anche allora al primo giro, quando tenne giù il gas tornando in pista dopo l’escursione in uscita da curva 5, innescando la carambola che portò alla bandiera rossa e all’interruzione della gara. Tradito allora da uno scalino tra via di fuga e pista. Un circuito modificato nel 2010, allungato fino a quasi 5900 metri ma senza più il tratto della curva Bridge e della Priory: «Preferivo il vecchio Silverstone, era più tradizionale. Il layout ora è sicuramente più bello ma preferivo quello di prima», dice il finlandese, vincitore nel 2007, la stagione del titolo in Ferrari, culmine di una sequenza di podi iniziata nel 2003 e proseguita ininterrottamente fino all’anno del successo. «E’ un bel ricordo quello del 2007, fu una gara dura ma a Silverstone ho sempre avuto buoni risultati, speriamo di poterli ripeterli quest’anno».
  La convinzione è che il Gran Premio di Gran Bretagna possa dare alla Ferrari una spinta in più, per l’asfalto abrasivo, le sequenze di curve veloci e i pochi tratti nei quali la trazione ha un peso predominante sulla prestazione: «Su gran parte dei circuiti è importante avere velocità, qui può esserci qualche insidia in più, ma l’assetto non richiede adattamenti particolari», aggiunge Raikkonen pensando alla sfida tecnica per la monoposto. Silverstone per la Ferrari significa anche la prima vittoria in Formula 1, firmata dal “Cabezon” Gonzales, protagonista di un’era che si fatica oggi ad assimilarla allo stesso sport: «C’era molto più rischio, erano i primi anni, si era all’inizio della storia della Formula 1 ed era uno sport decisamente diverso da quello odierno». Da Maranello arrivano anche commenti alle indiscrezioni di mercato, quelle che riguardano proprio Raikkonen, e sono parole che puntano a distendere l’ambiente, minimizzare le voci di sostituzioni all’orizzonte, com’è normale che sia nelle dichiarazioni ufficiali, con il capo ufficio stampa Antonini a ribadire come «è bello avere qualcosa da leggere quando si è in spiaggia, è normale in questa stagione parlare un po’ di tutto, ma la realtà della squadra è molto semplice. I posti sono due e al momento risultano occupati. Siamo sicuri che ci sia più di un pilota che ambirebbe ad avere un posto in Ferrari, però in questo momento la situazione è quella che è, con due piloti titolari». Fabiano Polimeni

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