F1, Horner: pazientare? Non siamo bravi…

F1, Horner: pazientare? Non siamo bravi…
Red Bull attende ancora il motore Renault evoluto e prevede: serviranno almeno un paio di mesi ancora

13.07.2015 ( Aggiornata il 13.07.2015 15:00 )

«Non dipende da noi» è il refrain che da mesi si sente in Red Bull, riferito ai problemi di competitività che affliggono il team capace di fare incetta di titoli solo due stagioni fa. Non dipende da noi è ovviamente il modo “elegante” per ribadire – semmai non fosse stato fatto a sufficienza quest’anno, con punte peraltro fortemente ingenerose – quanto sia il partner motorista a essere “assente” con una power unit all’altezza. A Formula1.com lo spartito non cambia e le dichiarazioni puntano sempre a enfatizzare il deficit che, loro malgrado, devono subire. Non più tardi del Gran Premio del Canada sembrava che una nuova power unit fosse pronta per fare un deciso balzo di competitività, ma da allora, dall’annuncio di Helmut Marko che il lavoro avrebbe dato i suoi frutti nelle tre settimane a venire, non se n’è saputo più nulla. «E’ una domanda da fare alla Renault, perché si tratta del loro settore, non del nostro», risponde quando gli chiedono aggiornamenti sullo stato dello sviluppo. «Da quanto ne so, stanno facendo buon progressi al banco prova, ora devono compiere delle scelte strategiche sull’implementazione e la direzione da intraprendere sullo sviluppo per il resto della stagione e questo avrà un impatto enorme sul 2016». Scelte rimesse ai tecnici Renault, non senza sottolineare come «ovviamente, tutto questo mette alla prova la nostra pazienza. Come ogni team competitivo avremmo già voluto le prestazioni ieri, sfortunatamente con i motori le tempistiche sono molto più lunghe che non con il telaio. La pazienza è una dote nella quale non siamo particolarmente bravi, vogliamo le prestazioni il più presto possibile…». Nulla di nuovo, anche in questo caso. Se non un ulteriore orizzonte nel quale collocare il debutto della specifica di power unit rinnovata, impiegando i primi gettoni sul monte di 12 disponibili. «Dallo stadio attuale in cui si trova al momento il prototipo, probabilmente aspetteremo almeno un paio di mesi, da due a tre mesi. Arriverà quest’anno, ma tornerà utile anche per il prossimo». Recentemente, Carlos Ghosn ha prospettato quello che potrebbe essere l’impegno in Formula 1 di Renault, aperto a molteplici soluzioni, nessuna esclusa, ma senza ancora una decisione finale sul da farsi. Chris Horner non è troppo scosso dall’idea che possano, ad esempio, rilevare un team come la Lotus, anzi: «Sono decisioni che spettano a loro. Sarebbe decisamente ironico se ricomprassero il team che hanno venduto, ma per quanto riguarda la nostra posizione, abbiamo un accordo molto chiaro con Renault, che ci garantisce uno status di priorità. Qualsiasi scenario, servirà avere un motore competitivo». Commenta, infine, anche le parole di Sergio Marchionne, possibilista a Spielberg anche su una fornitura futura delle power unit Ferrari – scenario al quale si è affiancato quello di un possibile utilizzo dei Mercedes brandizzati Aston Martin, a Silverstone - : «Il gruppo Red Bull ha avuto una relazione in passato con la Ferrari per molti anni, quando era fornitore della Toro Rosso. Sergio Marchionne ha fatto un’offerta generosa, senza alcun dettaglio, quando ha partecipato al Gran Premio d’Austria, ma al momento siamo concentrati su quel che abbiamo». Fabiano Polimeni

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