Piccoli cambiamenti in vista, per quel che riguarda la
selezione delle gomme da parte della Pirelli nei gran premi a venire. Se a Singapore, prossima tappa del mondiale, resta confermata l’abbinata supermorbide-morbide e a Suzuka quella medie-dure, il
Gran Premio di Russia a Sochi andrà uno step più
morbido rispetto all’edizione inaugurale, uno degli appuntamenti meno avvincenti della scorsa stagione e caratterizzato da una
singola sosta.
Pirelli passa dalle morbide-medie alle supermorbide-morbide, scelta frutto delle analisi dei tecnici e dei dati raccolti nella prima edizione. A Marina Bay le caratteristiche della pista impongono un
compound che assicuri trazione e entri rapidamente in temperatura, da qui la necessità delle due mescole più morbide della gamma. Diametralmente opposta Suzuka, il cui layout porta le gomme a subire forti stress laterali per le numerose curve in appoggio e ad alte velocità.
Selezione dei compound a parte, un altro tema cruciale vede
Pirelli protagonista. Si tratta del
prolungamento del contratto di fornitura degli pneumatici, in discussione con
Ecclestone.
Paul Hembery, a Sky Sport UK, rilancia sul fronte dei
test in pista, essenziali per lo sviluppo della gomma e per garantire un prodotto in linea con le richieste dello sport:
«La possibilità di effettuare dei test è sicuramente una delle condizioni per la nostra permanenza in Formula 1, insieme ad altri cambiamenti necessari. Gran parte delle persone non se ne rendono conto, ma non possiamo fare alcun test, nemmeno con una macchina vecchia di 10 anni. Non ha alcun senso andare avanti, specialmente se cambieremo la larghezza delle gomme anteriori e posteriori: dobbiamo avere un programma serio di test e ci servono anche i migliori piloti coinvolti», commenta il direttore di Pirelli Motorsport, con
una linea che non è nuova e nei mesi scorsi più volte aveva ribadito.
«Qualora continuassimo in Formula 1 nel 2017, il prossimo anno sarà fondamentale per sviluppare le nuove misure. Vogliono andare verso gomme più larghe, andrà fatto del lavoro nel 2016 per essere pronti e in questa prospettiva probabilmente non sono i test infracampionato quello che ci serve, come nelle ultime due stagioni», aggiunge, per specificare poi come siano necessarie sessioni dedicate allo sviluppo delle gomme.
«E’ qualcosa che abbiamo già suggerito alla Fia, se resteremo in Formula 1 dovremmo adottare una nuova procedura per i test sulle gomme».
Fabiano Polimeni