Vettel dice la sua su Hamilton

Vettel dice la sua su Hamilton
Tanti argomenti, iniziati su una sua opinione sul “collega” che questo weekend potrebbe far suo il titolo mondiale numero tre

22.10.2015 ( Aggiornata il 22.10.2015 21:31 )

da Austin (Usa): Roberto Chinchero C’è solo un pilota nel paddock di Formula uno attuale che può descrivere cosa si prova a vincere il titolo mondiale numero 3 (quello che potrebbe far suo domenica Lewis Hamilton) ed è Sebastian Vettel. Ovvio che molti giornalisti abbiamo chiesto proprio a Seb di raccontare i suoi ricordi sulla vittoria nel Mondiale 2012. «È sempre un’emozione speciale quando vinci un titolo – ha raccontato sorridendo il ferrarista - il primo resta sempre irripetibile, ma queste giornate restano sempre stampate nella memoria. Il mio terzo titolo è arrivato in Brasile nel 2012, al termine di una gara emozionante e ricca di episodi, ma alla fine devo dire che non ci sono tante differenze tra un titolo ed altro, e non credo che sia il numero di avversari con cui lotti a fare differenza». L’argomento resta Hamilton, in merito alla sicurezza che Lewis mostra quando dice che nel 2016 Vettel sarà un avversario con cui si giocherà il Mondiale: «Spero abbia ragione! Ma oggi non sappiamo ancora dove saremo, stiamo spingendo tanto, questo si, ma vedremo. E se accadrà sarò contento. Adesso Lewis è un po’ diverso rispetto a quando l’ho conosciuto, ma resta un pilota molto veloce. Non dico un segreto se affermo che è uno dei piloti più veloci del paddock. La sua migliore qualità? A parte la velocità, direi il successo che avuto in Russia con le ragazze! Negli ultimi due anni ha avuto un grande stato di forma ed un pacchetto tecnico molto buono, e ha raccolto molto bene». L’espressione di Vettel è cambiata quando gli è stato infine chiesto di commentare il comportamento di Hamilton nel giro d'allineamento della gara di Sochi, condotto dal pilota inglese molto lentamente nelle ultime curve. «Ho pensato che Lewis fosse irragionevolmente lento nelle fasi finali del giro di ricognizione. Mi sono portato al suo fianco, cercando di dirgli di accelerare, perché era una situazione ridicola. Se avesse voluto compattare il gruppo avrebbe potuto farlo prima. Anche la ripartenza non è stata molto corretta, ci sono delle regole, e ho cercato di fargli capire che doveva essere più veloce. Sono situazioni sulle quali dovremo far chiarezza presto». L’ultimo pensiero di Seb è stato sulla preparazione della stagione 2016: «Quest’anno ci sono stati tanti cambiamenti nella squadra, ed alcuni di essi hanno bisogno di tempo per funzionare al meglio. In questa stagione tante cose sono state nuove, incluso me stesso. Ci sono stati contesti in cui siamo cresciuti bene, anche se non abbiamo ancora il migliore motore e la migliore monoposto. Non è un mistero che abbiamo bisogno di trovare del carico aerodinamico, per esempio, ma stiamo lavorando e sono fiducioso in vista della prossima stagione».

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