Il colpo di reni finale l’ha voluto comunque piazzare,
Sebastian Vettel. Il ferrarista era stato il più rapido al mattino, ma poi
Daniil Kvyat, gli aveva tolto il primato intorno alle 13:00. Il ferrarista ha risposto nell’ultimo run dei test che la
Pirelli ha condotto per valutare le
soluzioni tecniche da apportare alla gamma 2016 delle coperture da bagnato estremo, poco prima delle 16:00, stampando il crono di 1’06”750, 83 millesimi davanti al russo della
Red Bull, costretto a chiudere anzitempo il programma, essendo rientrato ai box al nono passaggio dei 15 previsti durante l’ottavo stint.
Test Pirelli, giorno 2: Vettel detta il ritmo
Terzo è
Vandoorne,
autore di 127 giri contro i 134 di Vettel e 113 di Kvyat. Il belga non è andato oltre l’107”872, realizzato nel corso della settima serie; da segnalare anche il rientro anticipato ai box per non meglio precisati problemi già nella prima serie di giri al mattino. Se ieri il lavoro
Pirelli si era concentrato prevalentemente sulla simulazione di condizioni di pista molto bagnata, oggi si è guardato al comportamento delle gomme su un asfalto sì bagnato ma progressivamente in miglioramento. Così ogni run è passato dalle 10 tornate di lunedì alle 15 odierne. Complessivamente
il gommista ha potuto accumulare 2.326 km, 659 giri in due giorni al Paul Ricard in configurazione da 3.500 metri e poco più: una mole di dati cospicua, da analizzare per sviluppare le scelte future. Al termine di ogni sequenza, ovviamente i tecnici
Pirelli hanno verificato pressioni, temperature e controllato le condizioni dei vari set di gomme, come da routine.
Il programma di lavoro, leggermente modificato nella durata degli stint, più lunghi, va nella direzione di
scoprire il funzionamento delle gomme prototipali da bagnato estremo su un tracciato via via più asciutto, ricercando quell’ampliamento del crossover tra gli obiettivi dichiarati del test:
consentire cioè ai piloti di proseguire sulle Pirelli blu laddove nel 2015 era richiesta l’adozione delle intermedie. Una maggiore versatilità della gomma full wet, proposta con diverse mescole e soluzioni di battistrada: tutte le alternative sperimentali non erano contrassegnate da alcuna banda colorata sulla spalla.
Le prestazioni assolute di
Ricciardo, Raikkonen e Vandoorne del lunedì non sono direttamente comparabili con quelle odierne, proprio in virtù del diverso programma svolto.
Fabiano Polimeni
Tempi test Pirelli – Paul Ricard
- Sebastian Vettel (Ferrari SF15-T) – 1’06”750 – 134 giri
- Daniil Kvyat (Red Bull RB11) – 1’06”833 – 113 giri
- Stoffel Vandoorne (McLaren MP4-30) – 1’07”872 – 127 giri