GP Europa, Alonso in visita a Baku

GP Europa, Alonso in visita a Baku
È il primo pilota di Formula 1 a passeggiare tra le strade che ospiteranno il gran premio a giugno

08.03.2016 ( Aggiornata il 08.03.2016 12:27 )

Del Gran Premio d’Europa a Baku finora se n’è parlato essenzialmente per due aspetti: la concomitanza con la 24 Ore di Le Mans, nel week end del 18 e 19 giugno, e le previsioni degli analisti sull’impatto economico dell’organizzazione della gara in fase di crisi petrolifera, con prezzi dell’oro nero troppo bassi per i paesi produttori (pur essendo risaliti oggi a 37 e 40 dollari al barile, rispettivamente WTI e Brent). Con la visita di Fernando Alonso a Baku l’attenzione si sposta sui temi tecnici che troveranno scuderie e piloti sul circuito cittadino, caratterizzato da una velocità sul dritto attesa intorno ai 340 km/h e un segmento molto stretto e tortuoso, tra curva 8 e curva 11, sequenza in cui la sede stradale è larga appena 7,6 metri. Alonso – tra l’altro nominato ambasciatore dell’evento – ha effettuato la tradizionale passeggiata in pista che abitualmente i piloti compiono al giovedì prima dell’inizio del week end, ha iniziato dalla zona del paddock e della pit-lane, in costruzione, di fronte al palazzo del governo, per visionare poi la salita verso la zona antica di Baku e il passaggio intorno a Giz Galasi, curva 18, dove le monoposto passeranno davanti alla Torre della Vergine (dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale nel 2000). E’ il primo pilota a visionare il tracciato lungo 6 chilometri e l’ha fatto insieme agli organizzatori del Baku City Circuit. «Per me è un onore essere il primo pilota di Formula 1 a visitare questa magnifica città. Ho ricevuto un’accoglienza straordinaria e sono davvero impressionato da tutto quel che ho visto oggi, e sento di poter dire che il Baku City Circuit sarà un tracciato memorabile, più di tutti gli altri in calendario quest’anno», le parole di rito pronunciate in Azerbaijan. «Sul piano tecnico sarà un’emozione mettersi alla prova su un tracciato così esigente, in particolare su quelle strette curve a esse, non vedo l’ora di correrci quest’estate. Mi è piaciuta molto la città, bellissima, che riesce a mettere in evidenza tutta la sua modernità con bei cenni al passato. Il modo in cui la pista si restringe salendo verso le mura della Città vecchia, con le Flame Towers (tre grattacieli a forma di fiamma; ndr) sullo sfondo è un chiaro esempio». Storia ed esigenze tecniche hanno portato gli organizzatori a ricoprire con uno strato speciale di asfalto i settori con fondo in pavé, così da poter stendere al di sopra il fondo finale e rimuovere il tutto un mese dopo l’evento. Le operazioni sulla “base” protettiva si concluderanno questa settimana, a fine mese è prevista, invece, l’asfaltatura vera e propria. Fabiano Polimeni

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