Un
errore di Hamilton nel primo tentativo in Q3 ha fatto sperare che la prima fila fosse raggiungibile per la
Ferrari. Poi però
Lewis ha reagito come sa fare e
Rosberg si è dovuto "accontentare" di un giro più lento di 77 millesimi. Una lotta che ha lasciato
Vettel 3° a 5 decimi e
Raikkonen 4° a più di 7. Sempre meglio del distacco di 1"4 rimediato da
Ricciardo (però su un singolo tentativo contro i due di Ferrari e Mercedes) per quanto contento di essere il più veloce "degli altri".
Bene anche la Williams con
Bottas 6° e
Massa 7° staccati fra loro di 2 millesimi (e a 1"6 dal vertice), come pure ad un certo punto sembrava ben difficile che
Hulkenberg potesse ottenere l'8° tempo raggiunto. Soddisfazione anche in casa Haas con
Grosjean 9° (e
Gutierrez 13°) mentre la Toro Rosso poteva forse sperare di più ma non si può nemmeno lamentare con il 10° di
Verstappen e l'11° di
Sainz. Notevole infine il 12° di
Vandoorne che partirà quindi proprio davanti a
Button (14°), mentre anche stavolta
Kvyat non si è trovato a suo agio e si ritrova solo 15° appena davanti a un ancora stupefacente
Wehrlein.
Ora tutto passa alla
gara di domani, che si disputerà anch'essa dopo il tramonto quando in Italia
saranno le 17.
La cronaca "live" con Twitter
Introduzione alle qualifiche
Partono alle ore 17 italiane (le 18 in pista) le prove per definire
lo schieramento di partenza per il GP del Bahrain, seconda prova del mondiale F1 2016. Che seguiremo come di consueto tramite la nostra
cronaca diretta "live" in parallelo fra web e Twitter, mediante il canale dedicato
@autosprintLIVE.
Ricordiamo che, delle tre mescole portate dalla
Pirelli, ci si aspetta un utilizzo generalizzato della più morbida (la
supersoft a banda rossa) per via del format "a eliminazione" che non permette incertezze. Oltretutto c'è oltre un secondo al giro fra supersoft e soft. Vedremo se queste qualifiche daranno un
responso differente rispetto a quanto già successo a Melbourne, ma non si vede perché: l'attenzione sarà sempre verso il lato basso della lista dei giri veloci, come pure i piloti saranno più preoccupati di non fare un giro sbagliato anziché puntare al giro più veloce possibile.
Per quanto riguarda il
tracciato di Sakhir, di 5.412 metri, è da basso-medio carico aerodinamico per via dei
quattro rettilinei tutti da
oltre 300 km orari, intervallati quasi sempre da curve lente. Di conseguenza per ottenere i migliori riscontri cronometrici sarà importante sfruttare bene le staccate e la motricità in uscita di curva.
Maurizio Voltini
La fotogallery delle qualifiche