Qualifiche F1: Vettel, “E’ tempo di andare al circo”

Qualifiche F1: Vettel, “E’ tempo di andare al circo”
Piloti critici sull’idea di un sistema di qualifiche con sommatoria dei tempi in ogni eliminatoria

04.04.2016 ( Aggiornata il 04.04.2016 14:57 )

Va trovata l’unanimità intorno a un’idea, e non è quella più semplice, un ritorno al passato recente, al 2015. Il sistema di qualifiche che avremo in Cina lo scopriremo solo in seguito all’incontro di giovedì prossimo, quando squadre, FIA e FOM si esprimeranno su una prospettiva che, a partire dai piloti, genera ben poco entusiasmo. Domenica mattina a Sakhir si è tenuta una riunione tra tutti i protagonisti chiamati a trovare una soluzione al format fallimentare dell’eliminazione continua in ogni sessione. Ma l’accordo non è arrivato. Si è avanzata sul tavolo un’idea tutta nuova: niente sistema ibrido, niente Q1 e Q2 con il taglio ogni 90” e Q3 in versione 2015, piuttosto, un passo indietro di 11 anni, al 2015. Si discute di un sistema che in ogni eliminatoria metta insieme i due tempi più veloci di ciascun pilota per determinare la classifica. Da un lato questo porterebbe in Q1 quelle squadre che oggi fanno un unico tentativo a dover compiere due giri veloci (in un unico run, alternando i giri veloci da uno lento per ricaricare le batterie, oppure, due tentativi differenti), e in certi casi anche per la Q2 si potrebbe avere maggior attività tra i primissimi. Ferrari lontana 0”8 dalle Mercedes sul giro Dall’altro lato si modifica la visione propria del giro di qualifica. Ricordiamo come durò ben poco il sistema di sommatoria dei tempi nel 2005. Sei gare, poi dal GP d’Europa si passò a un’unica sessione con la benzina e le gomme da usare in gara. Il funzionamento sarebbe, oggi, differente, perché avremmo sempre le tre eliminatorie e il taglio al termine di ognuna, lasciando 8 piloti a giocarsi la pole position in Q3. Toto Wolff, sull’ipotesi che si possa convergere intorno alla qualifica con somma dei tempi, si è detto molto scettico prima del Gran Premio del Bahrain. Chiaramente critici sono apparsi anche i piloti. «E’ l’ora di andare al circo. E’ un’idea buona se vuoi che accadano cose a caso, ma la Formula 1 dovrebbe essere incentrata sulla competizione, è un’idea di m**da», il commento di Vettel. E stona proprio quella volontà di creare incertezza e confusione, confidando nell’errore, piuttosto che premiare il più veloce in assoluto. Di certo, al 2015 non si tornerà. Questa la volontà anzitutto di FIA e FOM. Analisi Bahrain: tutto (o quasi) in partenza «La qualifica vive su un giro perfetto. Avere una somma di tempi suona più come una gara endurance, non amo questa visione», ha aggiunto Ricciardo. Anche Rosberg prova a supportare il ritorno alla formula classica: «La strada migliore è tornare al sistema che avevamo, che era sempre piuttosto emozionante». Più rassegnato Button, non senza un tocco d’umorismo: «Tutto quel che possiamo dire è che daremo una chance anche a questo format. E’ sempre meglio di quello attuale, credo qualsiasi cosa sia meglio. Anche i piloti che girano con un occhio chiuso e uno aperto, andrebbe meglio». In Bahrain, con un tale sistema, Hamilton avrebbe pagato l’errore nel primo giro della Q3, arretrando terzo. Quanto, invece, all’ipotesi di fare più di due tentativi, si scontrerebbe con la disponibilità di gomme nuove, mentre un run con due giri veloci e uno lento non è sempre possibile per il degrado della gomma che non assicura una prestazione al secondo passaggio. «Se ne sono usciti con ogni tipo di idea e in questi casi gran parte di queste non vanno bene, poi arriva quella giusta a un certo punto, quindi, che sia o meno la volta buona, lo vedremo».
 

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi