Qualifiche F1: si torna al format 2015

Qualifiche F1: si torna al format 2015
Al termine di una lunga giornata, FIA ed Ecclestone cedono alle richieste dei team. Prove come una volta, abolite le idee pazze

07.04.2016 ( Aggiornata il 07.04.2016 13:00 )

La F1 ha deciso di tornare al vecchio format di qualifiche. Dopo consultazioni incrociate via fax per videoconferenza, la Fia (ed Ecclestone) hanno deciso di ripristinare il meccanismo delle qualifiche in vigore fino al 2015 e che all'inizio dell'anno era stato sostituito dalla formula dell'eliminazione ogni 90 secondi (shoot out). La proposta ora dovrà essere riapprovata dal Consiglio Mondiale ma pare scontata. Giovedì 7 aprile era la giornata in cui FIA, FOM, squadre e Pirelli erano state chiamate a esprimersi su quale sistema di qualifica adottare dal prossimo Gran Premio di Cina e per le restanti gare della stagione. Era la data indicata in Bahrain per esprimersi sulla proposta avanzata dalla FIA e da Ecclestone ai team, una modifica del sistema a eliminazione diretta. Sul tavolo c’era una proposta che non aveva convinto sin dal principio quasi nessuno: un format con somma dei migliori due tempi in ciascuna eliminatoria per determinare chi sarebbe passato alla fase successiva e chi sarebbe stato, invece, eliminato, nonché per assegnare la pole position. La mossa decisiva è arrivata con una lettera dei team, rivolta alla Federazione, alla FOM e alla proprietà della Formula 1. Una missiva per fare fronte comune contro l’idea cara alla FIA ed Ecclestone. L’aggregazione di tempi non è passata. E le scuderie hanno ribadito l’unica soluzione sulla quale erano tutte concordi: un ritorno al 2015. Ovvero: 18 minuti di Q1, al termine dei quali eliminare i 6 piloti più lenti, 15 minuti di Q2 con il taglio di altri 6 piloti, fino ad avere i migliori 10 piloti in Q3, con 12 minuti a disposizione per giocarsi la pole position. Così era lo scorso anno, così sarebbe dovuto tornare a essere per le squadre F1. Uno scenario che non è mai stato preso in considerazione da FIA e FOM in ogni passaggio delle discussioni per modificare il format, non a caso dopo il Gp d’Australia, in occasione del quale le scuderie erano apparse allineate sulla marcia indietro al vecchio sistema, nella votazione via fax sottoposta alle squadre l’unica opzione proposta dalla FIA era per una soluzione ibrida e non già per il ritorno al sistema 2015. Dopo la lettera delle scuderie, Federazione e FOM avevano davanti due possibilità: accettare lo stato dei fatti davanti al quale erano stati messi dalle squadre, oppure, proseguire in un muro-contro-muro che avrebbe portato all’immobilismo e una replica della fallimentare formula a eliminazione continua anche in Cina. Alla fine, ha prevalso il buonsenso. La Fia in una comunicazione ufficiale ha spiegato che Todt e Ecclestone, a seguito di una richiesta all'unanimità dei team, nell'interesse del campionato, hanno deciso di proporre al Consiglio Mondiale e alla Commissione F1 di ripristinare il vecchio format di qualifiche del 2015. La proposta, se accettata, andrà in vigore dal prossimo Gp Cina del 17 aprile. Ma c'è un'appendice: i team (e Fia ed Ecclestone sono d'accordo) propongono di studiare la revisione dell'intero format del week end di Gran Premio per il 2017. Come dire: qualche altra strana idea potrebbe prima o poi essere riproposta. E non finisce qui: dietro l’angolo c’è la data del 30 aprile 2016, ultima chiamata per finalizzare i regolamenti tecnici 2017 (come realizzare le famose monoposto più veloci di 5" al giro) e potrebbe essere il prossimo terreno di scontro fra Fia, Ecclestone e le squadre. Fabiano Polimeni

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