L'affidabilità sta diventando un problema, per Hamilton

L'affidabilità sta diventando un problema, per Hamilton
Ha concluso la gara "di conserva" e ormai ragiona sul fatto che sta usando troppe componenti della power unit

01.05.2016 ( Aggiornata il 01.05.2016 19:05 )

Ha girato largo alla prima curva evitando il caos delle Red Bull con Vettel - alle quali peraltro si era quasi affiancato in staccata - con l'accortezza di aggirare quel cartello che per la direzione di gara pareva avere più importanza di qualsiasi altra manovra. Poi approfitta bene della scaramuccia fra Raikkonen e Bottas per superare entrambi. Una volta secondo deve infine controllarsi per un paio di problemi tecnici: non solo la pressione dell'acqua calata (per una piccola perdita) ma anche una nuova noia all'ERS. Nulla in grado comunque di togliergli un podio che, nella giornata in cui tutto o quasi gira bene per Rosberg, permette di limitare i danni in termini di punti. Il primo pensiero di Hamilton a gara finita va comunque al lavoro di chi gli ha permesso di prendere il via: «In primo luogo, vorrei ringraziare i ragazzi che hanno portato qui le nuove parti dalla fabbrica la notte scorsa, quindi ai meccanici che hanno lavorato fino al mattino per preparare tutto per me per poter fare la gara di oggi. I ragazzi sul mio lato del garage stanno avendo un momento davvero difficile, ma hanno la mia fiducia. Abbiamo scambiato un po' le cose fra i box questa stagione, ma non è assolutamente questo il motivo per cui ho avuto problemi. Non è stato così negli ultimi tre anni e non ho motivo di credere che lo sia ora. Senza il loro duro lavoro non avrei nemmeno avuto modo di arrivare a questo punto, quindi un grande grazie a loro, ancora una volta». GP F1 Russia: 4° successo di Rosberg Tornando invece alla gara in sé: «La prima curva è stata piuttosto frenetica. Non so cosa sia successo, anche se ho visto qualcosa con la coda dell'occhio e ho solo pensato "Non voglio essere preso di nuovo!". Sono riuscito a puntare fuori pista ed evitare il tutto, ma se avessi girato sarei stato coinvolto. È stato puro istinto e sono contento di essere stato in grado di uscire senza alcun contatto, questa volta. Da lì ho avuto un buon ritmo e mi sentivo di poter lottare per la vittoria, ma poi c'è stato il problema di pressione dell'acqua e si è chiusa questa possibilità. È stata dura arrivare alla fine, ma ho gestito come meglio potevo. Ho dovuto davvero trattare bene la macchina per concludere e sono solo contento di avere visto la bandiera a scacchi, per come è stato questo fine settimana. Ho una lunga strada da percorrere ancora questa stagione, e non mi restano molte parti sane del motore, quindi abbiamo bisogno di fare un lavoro migliore sull'affidabilità». Maurizio Voltini

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